Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

I blog riportano opinioni degli autori e non necessariamente notizie, in ossequio al pluralismo che caratterizza la nostra Testata.
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Pillole d'Europa
AIUTI PER I VOLONTARI, AUDIT ENERGIA, DONATORI SANGUE, INCENDI
Enrico Beruschi e il dott. Renato Dal Compare, presidente HSOS donatori sangue

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI  EUROPEI  E  CONOSCERE DIRITTI E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI 

In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo  un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni sui bandi scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla  e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

Domanda: c’è carenza di donatori di sangue, ci sono progetti europei inerenti il sangue? Barbara Guglielminetti

Risposta: sì. C’è ad esempio il progetto denominato EGALiTE (European Group for Accreditation and Liaison of Blood-Tissues and Cells Establishments) è un progetto inserito all’interno del programma EU4Health dell’Unione Europea, nato in risposta all’emergenza indotta dalla pandemia di covid-19 con lo scopo di rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari. Il progetto coinvolge 10 Stati e 15 enti partner, tra cui il Centro Nazionale Sangue e il Centro Nazionale Trapianti. Mira a promuovere l’armonizzazione nell’ accreditamento delle organizzazioni che gestiscono le sostanze di origine umana (SoHO), quali il sangue, i tessuti, le cellule e gli organi, garantendo l’accesso a terapie sicure e di alta qualità, in particolare in tempi di crisi. EGALiTE in 30 mesi raggiungerà obiettivi specifici: stabilire un programma europeo di accreditamento, sviluppare un database di risorse per il supporto alla pianificazione nelle organizzazioni, anche per favorire la collaborazione tra i professionisti e le autorità competenti, fornire piani di emergenza e istituire un programma di assistenza tecnica per l’implementazione di buone pratiche e ottimizzare le attività nei diversi stati membri (www.egalite-europe.eu). E’ verissimo quello che dice lei mancano donatori di sangue, occorre ricordare che donare il sangue è un dovere e un diritto, che i donatori fanno esami gratuiti di controllo della loro salute e che tra le associazioni più attive in Italia c’è l’associazione  HSOS Donatori di Sangue di cui è presidente il dott. Renato Dal Compare, è una associazione che si distingue per i tanti progetti che realizza per coinvolgere i cittadini con anche concerti, spettacoli e quest’anno ha fatto un tour con un pullman con artisti di livello nazionale come Enrico Beruschi.  Tra gli altri progetti europei sul sangue ricordo   EU JOINT ACTION GAPP , si tratta di una Joint Action europea, a cui l’Istituto Superiore di Sanità partecipa in veste di coordinatore tramite il CNS e il CNT (Centro Nazionale Trapianti), ed è finalizzata allo sviluppo di un approccio ottimale e comune a livello europeo per la valutazione e l’autorizzazione di nuovi processi di preparazione di sangue, tessuti e cellule umani a scopo di trapianto. Il progetto GAPP coinvolge 18 Stati tra cui Francia, Spagna, Regno Unito, ma anche Malta, Cipro e Moldavia (www.gapp-ja.eu)

Domanda: ci sono fondi europei per associazioni di volontariato? Emiliano Ciccarello

Risposta: sì. Si possono inoltrare domande entro il 4 ottobre per richiedere la copertura costi per progetti di volontariato, progetti di solidarietà all’interno del programma comunitario denominato  Corpo di volontariato europeo della Commissione europea. Mentre entro il 22 settembre si può inoltrare domanda per ottenere il marchio di qualità europeo per il volontariato nel settore degli aiuti umanitari. Sono stati stanziati in totale 138.800.000 euro. I progetti di volontariato offrono a giovani (18-30 anni) l’opportunità di partecipare ad attività di solidarietà, contribuendo in questo modo ad affrontare esigenze specifiche di comunità locali. Le attività di volontariato possono svolgersi nello Stato  di residenza del partecipante (attività nazionali) o in uno Stato diverso da quello di residenza (attività transfrontaliere). Il volontariato può essere individuale, per una durata compresa tra due e dodici mesi, oppure di gruppo, con il coinvolgimento di 10-40 giovani provenienti da almeno due Stati diversi, per un periodo compreso tra due settimane e due mesi. Mentre i cosiddetti dal bando ‘progetti di solidarietà’ includono progetti sviluppati e realizzati da gruppi di almeno cinque giovani (18-30 anni) di uno stesso Stato partecipanti al Corpo europeo di solidarietà, al fine di affrontare le principali problematiche e sfide della loro comunità locale. I progetti possono durare da due a dodici mesi. Oltre all’impatto locale, un progetto di solidarietà deve anche rappresentare un chiaro valore aggiunto europeo ovvero rispondere a bisogni territoriali replicabili magari in altre aree simili per problematiche affrontate (rif. GUCE/GUUE C 464/17 del 17/11/2021). Le candidature per i progetti di volontariato e i progetti di solidarietà devono essere presentati all’Agenzia Nazionale dello Stato del proponente e per l’Italia è l’Agenzia nazionale per i Giovani. Le candidature per progetti relativi a gruppi di volontariato in settori ad alta priorità e per attività di volontariato nell’ambito dell’aiuto umanitario devono invece essere presentate all’Agenzia esecutiva EACEA della Commissione europea. Le domande per ottenere il Marchio di qualità per le attività di volontariato solidale vanno presentate all’Agenzia Nazionale dello Stato di provenienza dell’organizzazione richiedente, mentre quelle per il Marchio di qualità per il volontariato nel settore degli aiuti umanitari vanno presentate all’Agenzia esecutiva EACEA. Possono aderire organizzazioni stabilite o giovani residenti negli Stati dell’Unione Europea e nei Paesi terzi associati al programma, quali Paesi EFTA/SEE (Islanda, Liechtenstein), Paesi candidati all'adesione all'UE (Turchia, Macedonia del Nord). La partecipazione ad alcune azioni è inoltre aperta anche a organizzazioni e giovani di Paesi terzi non associati al programma per il Corpo di volontariato europeo della Commissione europea. I giovani coinvolti vengono retribuiti e possono lavorare anche per pmi che siano coinvolte ad esempio per la produzione di materiali utili al singolo progetto territoriale e assistenziale (rif. https://europa.eu/youth/solidarity_it )

Domanda: con la nostra start  up abbiamo realizzato un progetto per una metodica innovativa utile agli audit energetici, ci potrebbero essere fondi europei per noi? Luca Sapreso

Risposta:  sì. Ad esempio Le segnalo un bando aperto europeo che sostiene progetti per la transizione verso l’energia pulita del programma comunitario denominato Life che cofinanzia progetti e attività di standardizzazione dell'Unione Europea in materia di progettazione ecocompatibile, etichettatura energetica, audit energetici e sistemi di gestione dell'energia.Possono essere cofinanziati  progetti che forniscano supporto alle ong che si occupano di ambiente e consumatori per la loro rappresentanza nei processi di standardizzazione per la legislazione sulla progettazione ecocompatibile e sull'etichettatura energetica, nonché per gli audit energetici e per i sistemi di gestione dell'energia, e nel complesso per sostenere l'applicazione del principio dell'efficienza energetica prima di tutto come parte delle loro attività negli organismi di normalizzazione europei e internazionali. Possono essere inclusi progetti di monitoraggio delle attività di standardizzazione orizzontale e specifica per prodotto relative alla progettazione ecocompatibile, all'etichettatura energetica, agli audit energetici e ai sistemi di gestione dell'energia; progetti di partecipazione e contributi al Comitati tecnici e relativi gruppi di lavoro negli organismi di normazione europei e internazionali ai diversi livelli del processo di normazione. Il bando ha un budget totale di 900mila euro. Tutti i progetti beneficeranno di un cofinanziamento fino al 90 per cento dei costi ammissibili e la scadenza per presentare domanda è il 7 settembre 2022.

Domanda: ci sono dei fondi europei per gli incendi? Vincenzo Ortenso

Risposta:  sì e sono stati finanziati diversi progetti europei; ne cito solo due ad esempio la Regione del Veneto ha partecipato come Partner al progetto, in collaborazione con l'Università di Padova ed ARPA Veneto al progetto europeo ALP FFIRS con l'obiettivo di migliorare le azioni di prevenzione degli incendi nell'arco alpino. Il progetto OFIDIA invece è una collaborazione fra la Regione Puglia e la regione dell’Epiro nella Grecia nord-occidentale per  costruire un’infrastruttura transfrontaliera di prevenzione degli incendi basata su modelli previsionali generati da computer. Il progetto «Operational Fire Danger Prevention Platform (OFIDIA)»  con un budget di un milione 301.263  euro, ha avuto un contributo del Fondo europeo di sviluppo regionale dell’UE pari a 975.947 euro attraverso il programma operativo «Ricerca regionale e innovazione». Inoltre sarà operativa la flotta di aerei antincendio dell'Unione Europea, per aiutare gli Stati europei a contrastare gli incendi boschivi durante la stagione più critica. La flotta fa parte di rescEU, una riserva europea di risorse per far fronte alle emergenze. Quest'estate aerei ed elicotteri antincendio sono pronti ad essere dispiegati da Croazia, Francia, Grecia, Italia, Spagna e Svezia in caso di incendi boschivi che richiedano una risposta europea comune per salvare vite umane, mezzi di sussistenza e l'ambiente.

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