Nessuno Tocchi Papà, diritti e doveri dei padri separati - Affaritaliani.it

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Nessuno Tocchi Papà, diritti e doveri dei padri separati

Quello dei padri separati è un pianeta poco noto - purtroppo in continuo affollamento - e fatto di storie molto difficili, all'insegna della tristezza e del dolore di legami interrotti. In Italia, il diritto alla paternità viene garantito solo in costanza di matrimonio per poi venire fortemente compromesso a seguito della separazione dei coniugi.
In caso di separazione, dal punto di vista giuridico, l'anello debole della catena sono proprio i padri: oltre a dover lasciare il tetto coniugale e sopperire alle spese di mantenimento, i padri si trovano spesso negata (o limitata al minimo) la frequentazione dei propri figli. La spirale verso il basso che ne consegue è causa di enormi stress - emotivi e finanziari - che possono sfociare in vera e propria disperazione.
Sembra che i tempi siano maturi per un cambio di rotta di tipo legislativo.

Walter Buscema è un avvocato di Roma, fondatore dell'Associazione "Nessuno tocchi papà" che ha lo scopo di rivendicare parità di diritti e doveri tra le due figure genitoriali, cosa spesso disattesa dall'attuale normativa.
Tra le tante difficoltà che i padri separati devono affrontare, una è particolarmente dolorosa: quella del vedersi negata la possibilità di trascorrere il giusto tempo con i propri figli. Dice l'Avv Buscema: "E' di tutta evidenza che i tempi di frequentazione solitamente riconosciuti al genitore non collocatario (tipicamente il padre) sono assolutamente inadeguati a garantire la costruzione di un rapporto equilibrato e continuativo con tale genitore. È vero che parità di diritti tra genitori non significa che i figli debbano trascorrere il 50% del tempo con ciascun genitore; ma sicuramente le 6/8 ore settimanali (più i weekend alternati) tipicamente concesse al genitore non collocatario, sono assolutamente insufficienti." Proprio sul tema della paternità, il 12 maggio scorso l'Ordine degli Avvocati di Roma ha organizzato un convegno, ospitato dalla Corte di Cassazione, durante il quale si è discusso anche di una proposta di legge da inviare a tutti i parlamentari interessati al tema.

Durante tale convengno, l'Avv Buscema ha così concluso il proprio intervento: "Questa nostra attività è animata dalla necessità di un cambiamento radicale della nostra cultura giuridica in materia di affido condiviso, che tenga in considerazione i mutamenti sociali che si stanno verificando in questi anni. Infatti, a seguito dell'esponenziale aumento delle separazioni, va affermandosi sempre piu' rapidamente un nuovo modello di genitorialità definita "genitorialità postconiugale", realtà che vivono quelle persone che non sono riuscite ad onorare l'impegno del matrimionio, ma che, nonostante tutto, resteranno sempre e comunque, genitori."

In attesa che sia operativo il sito web, l'Associazione Nessuno Tocchi Papà è presente su FaceBook:

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