Ciclismo, doping: Froome positivo alla Vuelta. Assunto il salbutamolo
Ciclismo, Froome positivo al doping: si tratta di un broncodilatatore. Il corridore britannico del Team Sky ha ricevuto la notifica lo scorso 20 settembre
Ciclismo, caso doping: Christopher Froome positivo
Il campione britannico del Team Sky, che in questa stagione ha messo a segno la doppietta Tour-Vuelta, e' risultato positivo al salbutamolo, un broncodilatatore, in un controllo disposto lo scorso 7 settembre proprio durante la Vuelta. Le contronalisi, informa l'Uci in un comunicato stampa, hanno confermato la positivita' di Froome.
Il 32enne corridore ha ricevuto la notifica della positivita' lo scorso 20 settembre. Nel comunicato la Federazione internazionale sottolinea che "pur non essendo richiesto dal Codice mondiale antidoping, l'Uci segnala sistematicamente potenziali violazioni delle regole antidoping, tramite il proprio sito internet, quando si applica una sospensione provvisoria obbligatoria.
Ai sensi dell'articolo 7.9.1. delle regole antidoping dell'Uci, la presenza di una sostanza specifica come il salbutamolo non comporta l'imposizione di tale sospensione". Froome, nato in Kenya da genitori britannici, è considerato il più grande campione di questa ultima parte di storia del ciclismo e uno dei maggiori di questo sport. Ha vinto il Tour per ben quattro volte (2013, 2015, 2016 e appunto 2017).
Quella della scorsa estate è stato invece il suo primo trionfo alla Vuelta. E, tra le grandi corse a tappe, gli resta da vincere solo il Giro d'Italia, alla cui edizione 2018 aveva già annunciato la sua partecipazione, avendo come obiettivo la doppietta Giro-Tour, che non si registra dal 1998. Ovvero, dal doppio exploit di Marco Pantani nei suoi giorni di massima gloria, prima che il proprio doping irrompesse nella sua vicenda, sportiva e umana, indirizzandola verso una tragica fine.