Euro 2016: centurioni e vichingi, tifo italiano e svedese a Tolosa
Ai vichinghi svedesi rispondono i centurioni romani: "Lo squadrone siamo noi". Poi le maglie di un tempo: Baggio, Totti, Del Piero, Pirlo, Vieri, Nesta...
Tanti vichinghi, molti italiani. Giallo con molte macchie d'azzurro nelle strade del centro di Tolosa e anche allo "Stadium de Toulouse" e' dominante il colore delle maglie degli svedesi, con Zlatan Ibrahimovic re incontrastato anche nel campo del marketing, sebbene raccolga qualche consenso il 15 di Oscar Hiljemark, centrocampista del Palermo e capitano dell'Under 21 svedese che lo scorso 30 giugno vinse l'Europeo di categoria. Hamren lo ha lasciato in panchina con l'Irlanda e anche contro l'Italia non fara' parte dell'11 iniziale. Non solo le divise ufficiali, anche l'elmo bicorne sulle teste degli svedesi, tra i piu' pittoreschi di questo Europeo di Francia. Gli italiani rispondono con i centurioni romani, che non hanno dubbi: "Lo squadrone siamo noi". E poi le maglie di un tempo: Baggio, Totti, Del Piero, Pirlo, Vieri e Nesta quelle avvistate, per il presente spicca De Rossi, poi ci sono quelle di alcuni club con Juve, le milanesi, Roma e Napoli tra le piu' gettonate, ma anche Perugia e Sassuolo sono qui a Tolosa. Clima di festa, nessun problema tra i tifosi, ma sistemi di sicurezza molto rigidi rispetto alla gara precedente di Lione con gli accessi per lo stadio, nell'area del fiume Garonna, iper-controllati.
"Solo l'Ikea... avete solo l'Ikea" e' il coro ironico dei tifosi azzurri, la risposta scandinava e' in alcuni striscioni che ricordano il 2-2 di Svezia-Danimarca, la partita del "biscotto" nordico che fece piangere Cassano e che mando' gli azzurri del Trap a casa. Tanti gli italiani che vivono in Francia presenti a Tolosa. C'e' Marco, 33enne napoletano che vive qui da 20 anni e che ammette di "essere rimasto sorpreso dal debutto degli azzurri, ma e' Conte il valore aggiunto. Nel 2000 ho visto la finale degli Europei con i miei amici, e' stata durissima, ma nel 2006 mi sono 'vendicato'". E ha contagiato la sua passione azzurra a due amici francesi: uno, il 33enne Anthony, in realta' segue da sempre il calcio italiano perche' il suo idolo e' Francesco Totti e infatti allo stadio e' con la maglia del capitano giallorosso, mentre l'altro indossa l'azzurro. Ci sono i perugini Marco (42 anni), Cristiano (39) e Roberto (37) che sono "abbastanza fiduciosi per il futuro di questa Nazionale, non prima della gara con il Belgio in realta', ma abbiamo apprezzato la voglia dei giocatori, forse essere partiti in sordina e' un bene". Sugli spalti, in ordine sparso, striscioni da Bari, Busto Arsizio, Benevento, Andria, Nocera, Angri, Casarano, Leonforte, Rovigo, Veglie Belluno, Avellino, Torino, Messina, Perugia, Salerno, c'e' persino un tricolore da Manchester e c'e' chi esorta gli azzurri con un accorato: "abbiamo fatto 800 chilometri, ora fateci divertire". Venti gradi a Tolosa, ci sara' il tutto esaurito in uno stadio che ha una capienza di 33mila spettatori. Prevalenza svedese sugli spalti, ma l'azzurro tricolore c'e'.
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