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Coronavirus sintomi, contagio, incubazione, picco CORONAVIRUS COME PROTEGGERSI

Coronavirus sintomi, contagio, incubazione, picco CORONAVIRUS COME PROTEGGERSI

Virus cinese sintomi, contagio, incubazione e picco. Alcuni casi sono asintomatici. Aumentano i morti. Come proteggersi.

Coronavirus sintomi, contagio, cause, durata, picco. Tutto quello che devi sapere

Salgono le vittime del tanto temuto Virus cinese, che ha creato una vera e propria allerta mondiale. C’è ancora troppa confusione sulle cause e sulla diffusione. Alcuni pazienti sono asintomatici, ma possono comunque essere infettivi. Ecco tutto quello che c’è da sapere, dai sintomi, al contagio alla incubazione. Il picco potrebbe arrivare tra marzo e maggio.

Coronavirus: i sintomi iniziali sono simili a quelli influenzali

Il virus cinese si presenta con sintomi molto simili a quelli influenzali. I principali sono:

  • tosse
  • febbre
  • difficoltà respiratorie
  • malessere generale

I casi più gravi possono degenerare in polmonite, sindrome respiratoria acuta grave (Sars), insufficienza renale e morte.

Virus cinese: quanto dura l’incubazione

Gli esperti fanno sapere che il coronavirus ha un periodo di incubazione di circa 10-14 giorni. Il problema sorto nei giorni scorsi è che, secondo alcune segnalazioni, il virus potrebbe essere trasmesso anche quando non sono ancora emersi i sintomi e dunque durante l’incubazione. Questo rischio potrebbe essere una delle cause della possibile esplosione del virus, perché molte persone potrebbero essere infette senza saperlo e dunque potrebbero non prestare attenzione, viaggiando e stando a contatto con gli altri.

"Uno studio ha rilevato pazienti asintomatici? Non c’è da stupirsi, succede anche con l’influenza. Le misure adottate dalla Cina sono state tempestive e credo siano efficaci" ha però rilevato Massimo Galli, infettivologo e professore alla Statale di Milano.

Coronavirus: come avviene il contagio

Oggi il virus può essere trasmesso da persona a persona, con contatto diretto con i pazienti infetti.

Si trova comunemente nel mondo animale e passa all’uomo con “un contatto diretto, non a caso ad ammalarsi sono stati i frequentatori di un mercato di esemplari vivi. Tra uomini, virus del genere passano attraverso la saliva che finisce nelle mucose di un'altra persona. Insomma ci vuole un contatto molto stretto” ha spiegato Giovanni Rezza, responsabile delle malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità.

“Dobbiamo preoccuparci di un contagio non controllabile e sicuramente di un aumento del numero di casi, quindi di un peso per la sanità pubblica di tutte queste infezioni respiratorie acute che, ogni anno, causano dolore, ricoveri ospedalieri e, in soggetti più fragili, anche il decesso” ha affermato alla RSI Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università degli studi di Milano.

Coronavirus e Sars: il collegamento

Il virus cinese che si sta diffondendo è “parente di quello della Sars” ha spiegato Giovanni Rezza, precisando: “Dovrebbe avere l'80-90% del patrimonio genetico identico. Dobbiamo evitare che arrivi da noi”.

“Il nuovo virus è vicino al progenitore selvatico della Sars” ha affermato anche Ilaria Capua, virologa dell’Università della Florida. L’esperta ha inoltre ricordato: “Anche quel virus era emerso in un mercato di animali vivi, dove aveva fatto salto di specie e poi era entrato nel condotto di aerazione di un albergo contagiando un certo numero di persone”.

Coronavirus: “10 volte la scala dell'epidemia della Sars”

"Non ho mai provato paura. Stavolta ho paura". A parlare è Guan Yy, un virologo cinese intervistato dal gruppo media di Pechino Caixin. Secondo Guan non abbiamo ancora visto il peggio: "L'epidemia di coronavirus potrebbe raggiungere 10 volte la scala dell'epidemia del 2003 della sindrome respiratoria acuta grave (Sars)".

Guan ha contribuito ad identificare il virus Sars, anch'esso appartenente alla famiglia dei coronavirus. Colpì più di 8000 persone e uccise 774. Il nuovo coronavirus, tuttavia, sembra essere molto meno mortale della SARS.

Coronavirus, il pizzo tra marzo e maggio?

Un altro studioso, Yu Xiaohua, ha invece dichiarato al South China Morning Post che il culmine dell'epidemia potrebbe arrivare a marzo, con effetti che potrebbero farsi sentire fino a inizio maggio. La sua previsione si basava su un modello matematico che utilizzava i dati dell'epidemia di Sars. Tuttavia, ha detto al 21st Century Business Herald, un giornale cinese, che le previsioni non tengono conto dei tentativi in ​​corso del governo di limitare la diffusione del virus, inclusa la quarantena di più città.

Coronavirus cura

Non esiste ancora il vaccino né un trattamento specifico. Vanno curati i sintomi.

Coronavirus, come si è diffuso? I portatori potrebbero non essere i serpenti

Potrebbero non essere i serpenti gli animali che trasportano il virus responsabile del focolaio virale che ha avuto origine in Cina nella città di Wuhan. Ne è convinto David Robertson dell'Università di Glasgow in Scozia che in un articolo apparso su un forum di discussione specializzato e riservato a medici e virologi, ha spiegato che nel genoma del virus "Non ci sono prove del coinvolgimento di serpenti".

Molti scienziati sospettano che un animale sconosciuto che trasporta 2019-nCoV abbia diffuso il virus all'uomo in un mercato di frutti di mare e animali selvatici vivi a Wuhan, dove i primi casi sono stati documentati a dicembre. "L'ospite intermedio è il pezzo mancante del puzzle: come sono state contagiate tutte queste persone?".

Fake news sul coronavirus

Falsa la notizia secondo cui, per alcuni utenti di Twitter di origine americana, il coronavirus cinese sarebbe stato brevettato nel 2015 dal Pirbright Institute e che brevetto sarebbe poi stato approvato dal governo degli Stati Uniti. Come hanno svelato i fact-checker americani di Snopes.com, l’azienda ha in realtà chiesto un brevetto per creare un vaccino per prevenire malattie di tipo respiratorio in uccelli e altri tipi di animali. Questo virus non è però dello stesso ceppo che si sta diffondendo in Cina in questi giorni. Cosi’ come è una esagerazione dire che a Pechino non si festeggerà piu’ il Capodanno Cinese. Il dipartimento del turismo e della cultura della capitale cinese, come riportato tra gli altri da Cnn e da France24, ha annunciato la cancellazione dei principali festeggiamenti pubblici in occasione del capodanno cinese – inclusi i festeggiamenti religiosi nei templi per prevenire e controllare i rischi di epidemia.

Come prevenire il coronavirus: consigli

Per evitare di entrare in contatto con il virus cinese e di essere contagiati è opportuno seguire alcune regole basilari.

  • Lavare spesso le mani
  • Starnutire e tossire in fazzoletti usa e getta
  • Gettare fazzoletti usati in cestini
  • Usare la mascherina in caso di influenza
  • Evitare frutta e verdure non lavate
  • Evitare carne cruda o poco cotta
  • Evitare bevande non imbottigliate
  • Evitare di andare nei mercati di prodotti alimentari freschi
  • Evitare il contatto con persone che hanno sintomi sospetti
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