Milan, domenica d'inferno: 2-0 del Sassuolo e Mihajlovic espulso - Affaritaliani.it

Sport

Milan, domenica d'inferno: 2-0 del Sassuolo e Mihajlovic espulso

Venticinque minuti di buon Milan con tre-quattro occasioni in cui Consigli si fa trovare pronto, poi il Milan sparisce. I rossoneri si squagliano al gol di Duncan (assist di Berardi su schema costruito da calcio d'angolo) che segna il suo secondo gol in serie A (non andava in gol da 24 turni) infilando sotto la traversa di Donnarumma.

Da lì in poi la squadra di Mihajlovic perde il filo del match e non riesce a mai a reeagire. Nel secondo arriva il 2-0 di Sansone (un killer delle grandi, spesso a segno anche contro Innter, Juventus e Napoli) da azione viaziata per un fallo su Bertolacci. Sinisa si infuria e protesta con il guardalinee: espulso.

Nel secondo tempo c'è la staffetta Balotelli (deludente) - Menez (il francese entra ma conferma il ritardo di condizione) che non cambia faccia al Milan. La zona Champions League ora è lontanissima (Roma a +9) e il Sassuolo torna a -3 dai rossoneri sesti. La strada per la porta seconda dell'Europa (League) è ancora in salita. Si interrompe per i rossoneri una striscia di nove risutati utili consecutivi. Ora bisognerà ripartire domenica prossima nel match di mezzogiorno contro il Chievo.

LA CRONACA - Un gol per tempo, e sempre al 27': il Sassuolo sfrutta il fattore campo e, al Mapei Stadium di Reggio Emilia, ferma la corsa del Milan vincendo per 2-0 grazie alle reti messe a segno da Duncan e Sansone. Il successo permette ai neroverdi di avvicinarsi al sesto posto dei rossoneri, ora distante solo 3 punti, e di riaccendere le speranze di lottare sino alla fine per un posto nell'Europa League. Privo dell'indisponibile Larabi, Di Francesco parte con il tridente formato da Sansone, Defrel e Berardi, con il solito Magnanelli a dettare i tempi in mezzo al campo. Privo dello squalificato Abate e degli infortunati Ely, Luiz Adriano, Niang e Montolivo, Mihajlovic schiera in avanti la coppia Bacca-Balotelli, con Bertolacci a centrocampo e Honda sulla fascia. Il primo tempo e' diventente e a buoni ritmi, con i rossoneri che scaldano subito i guantoni di Consigli, bravo al 7' a riscattarsi sul tap-in di Honda dopo un intervento insicuro su Bonaventura e attento, all'8', a dire ancora di no ancora al centrocampista giapponese. Sansone all'11' prova il destro a giro senza fortuna, Consigli al 16' e' pronto nel deviare una 'spizzata' di Antonelli su punizione di Bonaventura. L'estremo di casa mette in angolo al 24' una sberla improvvisa di Kucka ma sono i neroverdi, al 27', a rompere il ghiaccio con un sinsitro violento di Duncan, imbeccato da corner da Berardi dopo il velo di Sansone.

Il Milan accusa il colpo, gli emiliani prima dell'intervallo collezionano altre due palle gol: al 40' Cannavaro serve d'esterno Sansone, sul quale si immola Antonelli; al 42' Sansone lascia la sfera in area a Berardi, che impegna il baby Donnarumma. Nella ripresa, e' ancora il giovane portiere rossonero a mettersi in evidenza, respingendo al 7' un tiro insidioso di Berardi. Di Francesco perde per infortunio prima Cannavaro e poi Missiroli, Mihajlovic 'boccia' Balotelli e cerca lampi di gioco con Menez. Ma, al 27', e' il Sassuolo a raddoppiare: Biondini recupera con un calcio su Bartolacci non sanzionato, Vrsaljko si incunea in area e serve a rimorchio Sansone, implacabile nell'infilare il 2-0. Mihajlovic protesta con veemenza e viene espulso da Giacomelli. Poco dopo, sono i neroverdi a restare con l'uomo in meno per il doppio cartellino giallo sventolato a Defrel. La gara praticamente finisce qui. C'e' il tempo per vedere Boateng nel giorno del suo 29esimo compleanno e per gli applausi convinti dello stadio a Berardi al momento della sua uscita dal campo. Finisce 2-0 per il Sassuolo, con il Milan, al primo stop dopo una striscia positiva di nove gare, che torna a casa con la terza sconfitta su tre partite al Mapei Stadium e con il morale a terra per aver perso un'altra gara 'pesante' per quell'obiettivo, il terzo posto che vale il preliminare di Champions, sempre piu' difficile da arpionare.