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Casalinghe italiane scomparse. STRAGE DI CASALINGHE. E le sopravvissute...
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Casalinghe italiane scomparse. STRAGE DI CASALINGHE. E le sopravvissute sono povere

Addio casalinghe: in Italia sono mezzo milione in meno di dieci anni fa.


Casalinghe italiane scomparse. STRAGE DI CASALINGHE. E le sopravvissute sono povere - I dati Istat


L'esercito delle casalinghe. In Italia sono 7,3 milioni, 518 mila in meno rispetto a dieci anni fa


Casalinghe italiane scomparse. STRAGE DI CASALINGHE - Ecco l'uomo casalingo che però non stira


Più "casalingo". Cucina, fa la spesa, pulisce la casa e cura i figli. Ma lavare e stirare resta un compito esclusivamente femminile, anche quando la donna lavora. E' quanto emerge dall'indagine Istat "Le casalinghe in Italia", che traccia anche un ritratto dell'uomo, soprattutto se trentenne, rispetto a dieci anni fa. Per le coppie con figli in cui la mamma casalinga ha fino a 34 anni e quelle in cui ha da 35 a 44 anni, l'asimmetria nella divisione dei compiti domestici e relativi alla cura dei figli tende a diminuire per tutte le attività, tranne che per quelle di lavare e stirare: il 100% di tale attività è infatti a carico soltanto della donna.


Casalinghe italiane scomparse. STRAGE DI CASALINGHE - La donna lavoratrice


Questo accade anche nei casi in cui la donna lavora: sono le uniche attività completamente impermeabili a qualsiasi cambiamento. Tra il 2003 e il 2014 nelle coppie di genitori fino a 34 anni l'asimmetria nel cucinare diminuisce (dal 94,2% all' 80%), anche nel pulire passa dal 93,5% al 78%, lo stesso avviene per il fare la spesa (dal 66,5% al 59,7%), una percentuale molto vicina a quella delle coppie in cui ambedue lavorano (55,6%). Emerge anche un maggior coinvolgimento delle giovani donne sia casalinghe che occupate nelle attività tipicamente maschili come la manutenzione della casa e la cura di piante e animali. In sostanza, pur in presenza di una forte asimmetria per le coppie in cui la donna è casalinga, gli uomini sono maggiormente coinvolti rispetto al passato in varie attività del lavoro familiare.


Casalinghe italiane scomparse. STRAGE DI CASALINGHE - Le coppie tradizionali


In particolare nelle coppie tradizionali fino a 34 anni l'asimmetria nel lavoro di cura si è ridotta di ben 13,9 punti percentuali dal 2003 al 2014 (dal 77,0% al 63,1%) e in particolar modo è cresciuto il contributo dei giovani padri nell'accudimento, così come è avvenuto nelle coppie con entrambi i partner occupati. "Tale cambiamento non va sottovalutato e andrebbe sostenuto dalle politiche sulla paternità", ha osservato l'Istituto.


Casalinghe italiane scomparse. STRAGE DI CASALINGHE - I numeri delle casalinghe d'Italia


Secondo l'Istat, sono 7 milioni 338 mila le donne che si dichiarano casalinghe nel nostro Paese, 518 mila in meno rispetto a 10 anni fa. La loro età media è 60 anni, in crescita rispetto al 2006, quando era pari a 57 anni. Le casalinghe, dunque, invecchiano come il resto della popolazione. La condizione economica delle casalinghe, in Italia, non è buona: nel 2015 sono più di 700 mila le casalinghe in povertà assoluta, il 9,3% del totale. Quasi una su dieci, in sostanza, non possiede un reddito sufficiente a garantirsi l'acquisto di un paniere di beni e servizi essenziali per una vita dignitosa. La situazione economica delle casalinghe è peggiore di quella delle occupate perché le casalinghe vivono maggiormente in famiglie monoreddito e quindi sono più esposte al rischio di povertà, soprattutto nel Sud.


Casalinghe italiane scomparse. STRAGE DI CASALINGHE - La povertà della casalinga


Quasi la metà delle casalinghe (47,4%) afferma che le risorse economiche della famiglia sono scarse o insufficienti, tra le occupate la quota scende al 30,8%, pur essendo rilevante. Le casalinghe con i livelli più alti di povertà assoluta sono le più giovani. Le anziane presentano i valori più bassi (4,8%). Solo il 37,7% delle casalinghe possiede il bancomat e/o la carta di credito. La situazione migliora per le casalinghe laureate (75%), per quelle che risiedono al Nord (52,3%) e per le fascia di età da 45 a 54 anni (46,5%). Focalizzando l'attenzione sulle casalinghe che vivono in coppia emerge che soltanto il 38,9% possiede il bancomat e/o la carta di credito.


Casalinghe italiane scomparse. STRAGE DI CASALINGHE - Donne casalinghe single


Quasi un terzo non ne dispone pur possedendolo il partner. Il 27,5% ne è sprovvisto come il partner. La situazione migliora per le casalinghe con partner dirigente, imprenditore o libero professionista, queste dispongono di un proprio bancomat e/o la carta di credito nel 71% del totale e anche nel caso in cui il partner è quadro o impiegato la percentuale tocca il 55,9%. Le anziane di 65 anni e più superano i 3 milioni e rappresentano il 40,9% del totale, quelle fino a 34 anni sono l'8,5%. Le casalinghe vivono prevalentemente nel Centro-Sud (63,8%). Il 74,5% delle casalinghe possiede al massimo la licenza di scuola media inferiore. Nel 2012 solo l'8,8% ha frequentato corsi di formazione, quota che sale di poco tra le giovani di 18-34 anni (12,9%).


Casalinghe italiane scomparse. STRAGE DI CASALINGHE - Donne disoccupate a oltranza


Poco più della metà delle casalinghe non ha mai svolto attività lavorativa retribuita nel corso della vita. Il motivo principale per cui le casalinghe di 15-34 anni non cercano un lavoro retribuito è familiare nel 73% dei casi. Sono 600 mila le casalinghe scoraggiate che pensano di non poter trovare un lavoro.Nel 2014 sono state effettuate in Italia 71 miliardi e 353 milioni di ore di lavoro non retribuito per attività domestiche, cura di bambini, adulti e anziani della famiglia, volontariato, aiuti informali tra famiglie e spostamenti legati allo svolgimento di tali attività. 41 miliardi e 794 milioni di ore sono invece le ore di lavoro retribuito stimate nei Conti Nazionali. Le donne hanno effettuato 50 miliardi e 694 milioni delle ore di produzione familiare (il 71% del totale).


Casalinghe italiane scomparse. STRAGE DI CASALINGHE - I dati finali


Le casalinghe, con 20 miliardi e 349 milioni di ore, sono i soggetti che contribuiscono maggiormente a questa forma di produzione. Il numero medio di ore di lavoro non retribuito svolte in un anno è pari a 2.539 per le casalinghe, 1.507 per le occupate e 826 per gli uomini (considerando sia quelli occupati, sia quelli non occupati). Nel 2016, al quesito "Come va in generale la sua salute?", il 48,2% ha riferito di stare "bene o molto bene". Nel 2014, 149 mila casalinghe hanno subito uno o più incidenti in ambiente domestico negli ultimi tre mesi precedenti l'intervista. Le casalinghe sono coinvolte poco nell'accesso a Internet (17,8%) e nella fruizione culturale. Solo il 27,3% è andato al cinema almeno una volta nell'anno, il 30% ha letto almeno un libro nell'anno; il 15% ha visitato musei e mostre. Livelli bassi di consumi si evidenziano anche per i concerti, il teatro e la lettura di quotidiani. Più di un terzo delle casalinghe presenta un valore alto di soddisfazione della propria vita. Tra le occupate la quota di chi esprime un giudizio così positivo è quasi 10 punti percentuali più alta (45,1%).

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