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Milan, Leonardo: "Gattuso resta, mai pensato di cambiarlo". Su Higuain...
LEONARDO (FOTO LAPRESSE)

MILAN, LEONARDO: "GATTUSO RESTA, MAI PENSATO DI CAMBIARE GATTUSO"

“Non abbiamo mai pensato di cambiare Gattuso", parola di Leonardo. Il dirigente del Milan spiega: "Certo, non possiamo negare la situazione generale, che ci ha visto partire di fretta, cercando di sistemare una situazione particolare. In fondo questa è una macchina ancora da aggiustare, però siamo in corsa per il nostro obiettivo, ovvero il quarto posto. Siamo lì. Quindi vi dico che a oggi non esiste nessun progetto alternativo a Gattuso, nessun altro allenatore è stato contattato”.

MILAN - LEONARDO SUL FUTURO DI HIGUAIN, IL FAIR PLAY FINANZIARIO E IL CALCIOMERCATO ROSSONERO

“Purtroppo dobbiamo fare i conti col FairPlay finanziario, questo lo sanno tutti - sottolinea Leonardo -. Quindi sarà un mercato non di colpi, ma di opportunità. Ci vorranno uscite affinché ci siano entrate, è un incastro totale. Oggi il mercato lo fai col manuale del FairPlay finanziario in mano. Posso dirvi che dopo aver fatto Paquetà, dalla Uefa c’è arrivata una lettera. Non vogliamo ce ne arrivi una seconda“, dice Leonardo. Sul futuro di Higuain è chiaro: “Il nostro rapporto con lui è diretto, ha un ruolo da leader quasi naturale. Noi non abbiamo mai messo in dubbio la sua posizione, per gennaio non c’è stata alcuna richiesta e lui non ha mai chiesto di andare via. Inoltre è della Juventus. Se questo Milan raggiunge il quarto posto allora ci sarà un mercato importante a giugno. Se non dovesse arrivare l’obiettivo prefissato della società non ci saranno colpi importanti e i giocatori attualmente in rosa di caratura maggiore non verranno riscattati”. Leonardo giura che il Milan tornerà grande: “Noi presto o tardi arriveremo dove vogliamo, quindi chi sta qua e perché ne ha voglia. Altrimenti arrivederci e grazie. È la prima cosa che abbiamo detto alla squadra“. Su Milan-Spal: “È arrivato il momento di dare un segnale importante a livello di energia e orgoglio. A partire dalla Spal. Si può anche giocare male, ma bisogna morire lì”.

MILAN, MALDINI. "SQUADRA IN GRADO DI ARRIVARE AL QUARTO POSTO"

Paolo Maldini crede ancora fortemente in un Milan in Champions League: “Questa è una squadra in grado di arrivare al quarto posto. Certo, dicembre era un mese adatto per fare il salto di qualità, non è successo e non ne siamo contenti, ma è anche vero che abbiamo giocato con tanti infortunati e altri giocatori fuori ruolo“.

Milan, Gattuso esonero? "Nessun ultimatum dal club"

"L'esonero? Nessuno mi ha dato ultimatum, mai mi è stato detto se non vinci vai fuori, a me la societa' mi ha detto di continuare a lavorare e di non ascoltare certe voci. E' dal primo di luglio che sento dire che devo andar via, in questo momento i giocatori devono pensare a dare il massimo e non pensare se rimango. Sento la fiducia da parte dei dirigenti ma devono arrivare i risultati. Non posso ora pensare al futuro ma al bene della società e di questi giocatori per tirare fuori il massimo da loro". E' la precisazione del tecnico del Milan, Gennaro Gattuso, riguardo al suo futuro sulla panchina rossonera, durante la conferenza stampa che precede il match contro la Spal.

Milan, Gattuso: Higuain? Io non voglio parlare di cessione, o sentirne parlare

Higuain? "Io voglio vedere il giocatore visto nel secondo tempo, saltava sempre l'uomo. Le palle gol si possono sbagliare, il rigore e l'espulsione con la Juve lo ha pagato. Io non voglio parlare di cessione, o sentirne parlare. Sono cose che dipendono dalla società e dal suo entourage, io voglio il migliore Higuain, quello che va a prendere palla e ci dà la superiorità numerica. Il resto, vedremo'.

Milan infortunati, Gattuso: "Biglia torna a fine gennaio. Caldara a febbraio"

"Borini sarà dei nostri con la Spal, Bertolacci anche lui a disposizione. Biglia credo sarà a disposizione a fine gennaio. L'unico che non avremo a disposizione a fine gennaio. Strinic ha avuto un problema al polpaccio, ce l'aveva già due mesi fa, ha avuto una ricaduta. Quando ricominceremo a gennaio sarà a disposizione".

Milan, Gattuso: Calhanoglu? Finché io sarò allenatore rimarrà qua

"A Frosinone l'ho messo a fare il quinto perché eravamo in difficoltà. Ha sbagliato ma non si è nascosto, è uscito fuori, ha chiesto palla. Non sta giocando ai suoi livelli, come Castillejo, Cutrone, Higuain... Finché io sarò allenatore Calhanoglu rimarrà qua, per me è un giocatore fondamentale. Nei momenti di difficoltà bisogna dar fiducia a tutti i giocatori, specialmente Calhanoglu".

MILAN, GATTUSO, DICEMBRE DISASTROSO E CON SPAL FONDAMENTALE VINCERE

"Abbiamo fatto un dicembre disastroso, inutile stare a pensare. Siamo una famiglia e dobbiamo difenderci dagli spifferi ed esser bravi a non farli arrivare più". E' la fotografia del momento del Milan scattata dal tecnico rossonero, Gennaro Gattuso, alla vigilia del match contro la Spal. "C'è tanta delusione per quanto fatto nell'ultimo mese -prosegue l'allenatore calabrese-. Abbiamo sistemato la difesa ma non riusciamo a fare gol. Dobbiamo trovare la nostra tranquillità. Abbiamo fallito due match-ball per allungare. C'è grande pessimismo, bisogna essere luci di e lavorare con grande professionalità". "Domani dobbiamo vincere, non mi interessa come. Non guarderò la prestazione e come giochiamo tecnicamente, voglio vedere 23 giocatori che cercano di vincere a tutti i costi", conclude.

Milan, Gattuso esonerato? Anzi no. Ringhio può restare. Retroscena Milan

Gattuso esonerato dal Milan a prescindere da una eventuale vittoria rossonera contro la Spal sabato sera (in cui sarà ancora assente Suso, a rischio anche per la Supercoppa contro la Juventus)? Forse no. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it da fonti al massimo livello della società raggiunte dal direttore di Affaritaliani Angelo Maria Perrino, il club di via Aldo Rossi non sta pensando di cacciare l'allenatore di Corigliano Calabro. Un successo nell'ultima partita del 2018 potrebbe dunque aiutare Gattuso a conservare la panchina malgrado il dicembre nero del Milan.

Milan-Gattuso e il dicembre rossonero

Negli ultimi 10-15 giorni infatti tutto è andato storto (complice anche una buona dose di sfortuna). Dall'eliminazione in Europa League nella notte del Pireo (3-1 subito sul campo dell'Olympiacos), ai pareggi con Torino-Bologna-Frosinone senza ovviamente dimenticare la sconfitta in casa con la Fiorentina (che, a dirla tutta, ha tirato in porta una volta in 90 minuti pescando il jolly con il gol di Chiesa). E il Milan è precipato al sesto posto (Lazio quarta a più 3, zona Champions League comunque ancora a tiro). Senza dimenticare le nove partite senza segnare di un Higuain che pare spaesato e lontano parente del Pipita implacabile visto con le maglie di Napoli e Juventus. Oltre a una crisi da gol rossonera che dura da 6 ore e 32 minuti (ultima rete il 2 dicembre di Kessie su rigore in Milan-Parma 2-1), cosa che non accadeva dalla stagione 1984/85 (Liedholm in panchina, campionato che vide poi il Milan chiudere con un buon quinto posto). I numeri sono impietosi per Gattuso. Pensare poi che sia lui colpevole o comunque colpevole unico della situazione è un'altra storia.

Milan-Gattuso confermato per ora. Poche alternativa nel mercato allenatori

Gattuso potrebbe restare dunque. Anche perché il punto vero è: chi può davvero prendere il suo posto? Vale davvero la pena sostituirlo o si rischia di peggiorare la situazione? Quante colpe sono da attribuire a Gattuso e quante a squadra, rosa incompleta, infortuni e sfortuna? Ci sono allenatori sul mercato in grado di invertire la situazione? Dunque avanti con Gattuso (a patto di battere la Spal, un altro risultato negativo potrebbe far sorgere cattivi pensieri in seno alla dirigenza del Milan, complice anche la pausa invernale che manda il campionato in vacanza sino al 21 gennaio quando si riprenderà con Genoa-Milan). Nel caso le cose precipitassero tornerebbe in ballo il nome di Arsene Wenger, maestro di calcio e tecnico ben conosciuto alla famiglia Singer (da sempre tifosa dell'Arsenal), ma anche allenatore contestato nel recente passato dai tifosi Gunners prima che si concretizzasse il suo addio. E tacciato di non esser vincente.

Il secondo nome potrebbe essere quello di Roberto Donadoni. Prospettiva da allenatore-traghettatore per l'ex fantasista rossonero (ancora sotto contratto con il Bologna). Un tecnico per arrivare a fine stagione, cercando la qualificazione in Europa (Champions... Europa League) e tirando poi le somme verso aprile su una sua possibile conferma.

L'ipotesi numero tre porta a Leonardo che passerebbe dalla scrivania alla panchina. Leo fece benissimo nel 2009/2010 sulla panchina rossonera. Il suo 4-2-fantasia portò il Milan al terzo posto in campionato giocando un calcio a tratti spettacolare e mettendo in discussione sino a fine marzo lo scudetto dell'Inter del Triplete.  Difficile, però, che l'attuale direttore sportivo rossonero accetti di tornare in panchina. 

Ipotesi numero 4: Francesco Guidolin. Allenatore capace e di esperienza. Ben conosciuto dal presidente Paolo Scaroni (i due vinsero insieme la Coppa Italia con il Vicenza nel 1997), ma anche mister che non allena dal 2016.

Milan-Gattuso e Antonio Conte

Resta poi il possibile coup de théâtre, l'arrivo di un super allenatore a sorpresa. E qui il sogno di tanti tifosi del Milan è ovviamente quello di Antonio Conte. Ma va ricordato che il tecnico salentino deve ancora risolvere alcune pendenze con il Chelsea, ha molte offerte in ballo (Manchester United in primis) e pare difficile che si possa convincerlo a entrare in corsa.

A meno che, come spiegato da Affari, una vittoria con la Spal non aiuti la dirigenza del Milan a dare ancora una chance a Gattuso in vista della Supercoppa contro la Juventus del 16 gennaio.

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