MotoGp: Lorenzo saluta la Yamaha con una vittoria, Rossi è solo quarto

Non c'era modo migliore per congedarsi dalla Yamaha, dopo 9 anni di un matrimonio felice e 3 meritatissimi titoli mondiali. Jorge Lorenzo ha vinto di prepotenza l'ultimo gran premio della stagione, prendendo a martellate il circuito Ricardo Tormo: migliore nelle qualifiche, pole, subito in fuga dopo il via e bravissimo a resistere al ritorno di Marquez (secondo). Un dominio assoluto. E' il quarto successo di una altalenante stagione in cui il maiorchino ha però commesso troppi errori - è lui stesso il primo ad ammetterlo - per poter confermare il rocambolesco titolo del 2015. Tra due giorni Jorge salirà sulla Ducati Gp17 progettata da Gigi Dall'Igna: e considerati i lampi regalati anche ieri dalla Rossa con Iannone, che si guadagna il gradino più basso del podio, c'è da scommettere che sarà un grande 2017 per Borgo Panigale e i suoi piloti. Valentino, quarto, chiude la stagione con un altro secondo posto in classifica: è il terzo anno consecutivo che finisce così, il pesarese è pronto subito a riprovarci.
 
IANNONE GRANDE PARTENZA - Lorenzo ha cominciato a modo suo, imperioso in partenza e con mezzo secondo di vantaggio dopo il primo giro su di uno Iannone reattivo come un ninja dalla terza fila in griglia e spettacolare nella prima staccata dopo il via. Il maiorchino si è fatto Martello - miglior crono nella seconda tornata - e al termine del quinto giro di pista il distacco era già di 2 secondi sull'abruzzese. Valentino ha forzato i tempi, completando una bella rimonta e mettendosi a caccia del compagno di squadra ma subendo subito il rientro del Maniaco. Sorpreso in partenza, Marquez si è messo prudentemente in scia della coppia italiana, mentre il piccolo, sfortunato Pedrosa, rimaneva vittima dell'ennesimo capitombolo, per fortuna senza gravi conseguenze.

GRANDE DUELLO ROSSI-IANNONE - Ad un terzo della gara Rossi e Iannone si scatenavano in un arcobaleno di sorpassi l'uno sull'altro. La potenza del motore Desmosedici proiettava la Rossa davanti sul rettilineo, ma il Doc rispondeva regolarmente - più agile ed efficace - e ad un certo punto tra i due provava ad infilarsi col solito cinismo il campione del mondo. Alle loro spalle, Vinales con la Suzuki aspettava a sua volta il momento giusto per diventare protagonista. Una gara spettacolare, quella sotto il sole valenciano, con Lorenzo che ne approfittava per rafforzare il primato.
 
MARQUEZ SECONDO NEL FINALE -  Da metà gran premio i tempi degli inseguitori cominciavano ad essere leggermente migliori rispetto a quelli della Yamaha in fuga. A 13 giri dal termine Valentino e Iannone tornavano ad incrociarsi un paio di volte: il pilota Ducati aveva finalmente la meglio, e un giro più tardi anche Marquez passava il pesarese. L'abruzzese dava vita ad un'altra sfida mozzafiato, roba di millimetri a 300 all'ora: Marc sembrava averne di più, mentre le gomme della M1 di Rossi cominciavano a cedere. Anche i pneumatici di Lorenzo non ce la facevano più, Marquez tentava un disperato e però impossibile recupero. Valentino non si arrendeva, a 2 giri dal traguardo ingaggiava l'ennesimo duello rusticano con Iannone. Ma Andrea, che si congeda dalla Rossa per prendere il posto di Vinales in Suzuki, si regalava un'ultima soddisfazione con la Rossa. Non così Dovizioso, che dopo la vittoria di Sepang si è accontentato di un anonimo settimo posto.