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USA. Donald Trump scalda il Congresso con dati impressionanti

Daniele Rosa

Nel discorso alla Nazione un lungo elenco di successi della sua amministrazione

A vedere il gradimento ottenuto e soprattutto i dati che Donald Trump ha inanellato nel corso del suo discorso alla Nazione si potrebbe dire che ‘non c’è storia’ per qualsiasi concorrente democratico alla prossima competizione elettorale fra sette mesi. E pure il suo gradimento nel Paese pare essere al livello più alto del biennio (49%).

 

Anche se avrà domani il giudizio ( peraltro già scontato sull’impeachment) e di cui non ha parlato, Trump è apparso pieno di sé come non mai e come dargli torto, con i dati che ha presentato.

Con alle spalle un Michael Pence, che più volte si è alzato ad applaudirlo, e una Nancy Pelosi, la democratica veterana che invece si è ritagliata spesso sorrisi ironici su alcuni passaggi del discorso, Trump ha inanellato, parlando a braccia, una lunga serie di successi.

I successi dell'amministrazioneTrump

Come dargli contro quando ricorda con orgoglio la tregua commerciale con la Cina, la riforma del Trattato Nafta ( considerato il precedente una vera disgrazia ) con Messico e Canada, l’investimento sulle Forze Armate, la Sicurezza dei confini americani e soprattutto la crescita, mai avuta nel passato, dell’economia americana.

Senza contare i milioni di nuovi posti di lavoro creati ( oltre 7 milioni), il livello di disoccupazione mai stato così basso e il boom dei ‘blue collar’.

 

Come non sentirsi pieni di orgoglio, da americani, quando un Presidente dice che ‘abbiamo rigettato il declino dell’America e non torneremo mai indietro’.

Comprensibile vedere i congressisti alzarsi in piedi a sottolineare con l’applauso ogni risultato raggiunto.

I successi dell'amministrazione Trump

Un momento molto toccante è stato quando Trump ha citato i rapporti con Cuba e soprattutto con il Venezuela e ha chiesto a Juan Guaido di alzarsi per ricevere una larga ovazione quale ‘unico vero presidente del Venezuela’. E qui pure Nancy Pelosi insieme a Mike Pence si è unita all’applauso. E poi un riferimento ai risultati fatti contro il terrorismo internazionale citando la morte del generale iraniano Qasem Soleimani  con un attacco fatto dai droni.

E ha parlato poi di traguardi raggiunti nella sanità e nell’educazione. Un grazie è stato rivolto anche alla moglie Melania per il suo lavoro sociale con i giovani.

Tutti traguardi raggiunti che vanno, come sottolineato da Trump, nella direzione di ‘America First’.

Nulla di più, nulla di meno di quello che aveva promesso in campagna elettorale.

 

E dopo la parte economica , la fredda parte razionale una serie di passaggi emozionali, dal veterano centenario nominato generale, fino al ricordo delle vittime delle guerre e alla sorpresa del papà militare che ritorna in sala per abbracciare la famiglia.

 

Un puzzle perfetto per una standing ovation per il Presidente forse più divisivo di tutti ma sicuramente il più concreto e coerente con tutte le promesse fatte.

 

 

 

 

 

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