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Il Taburno, una terra di grandi vini

Di Eduardo Cagnazzi

Ecco il logo del Taburno e della sua area per promuoverlo in chiave turistica. E' un pittogramma centrale che rappresenta il paesaggio rurale con una rocca medievale; un elemento rettangolare recante il nome del logo e un pay-off accompagnato dalla frase "Tutti i colori della terra". Perché è in questo territorio che si respirano tutti gli odori e si colora la terra. E' il simbolo di un lembo di terra che si fregerà di uno specifico marchio, quello d'Area; un'iniziativa sostenuta dal Gal del Taburno che ha messo fianco a fianco oltre 1.100 imprenditori, 23 comuni della provincia di Benevento, enti ed associazioni per promuovere il territorio in chiave turistica ed i suoi prodotti di eccellenza. Un progetto ambizioso, difficile da realizzare soprattutto al Sud, dove l'aggregazione si muove a passo di lumaca.

Un marchio per comunicare un'immagine di territorio essenzialmente rurale in cui ancora rimangono i segni del suo retaggio storico e dove ancora oggi sono vive le tradizioni, i modi di vivere ai ritmi di una volta. Ghiotte opportunità per un turismo alternativo, culturale, ma anche attento ai prodotti tipici della terra: la mela annurca, la ciliegia, la patata interrata, il tartufo, l'olivo, il pane, i formaggi e, naturalmente, il vino. Sì, perché il Taburno è soprattutto una terra di grandi vini, il 60% della produzione della Campania, rappresentati da una Docg, tre Doc e una Igt per un giro d'affari di oltre 900 milioni di euro sul totale della produzione regionale che è di 1,8 miliardi di euro. "E' proprio legato alla Strada del Vino e dei prodotti tipici la visibilità di questo lembo di territorio sannita, ritenuto come patria della biodiversità.

Un'occasione unica per candidarlo a meta dell'enoturismo internazionale e degli altri prodotti della terra", afferma il presidente del Gal, Mario Grasso. E, sempre per iniziativa del Gal, uno dei pochi a rendicontare entro i termini le risorse provenienti dall'Europa finalizzate al sostegno dell'imprenditoria e delle attività legate al turismo, arriva la guida turistica multimediale per scoprire le bellezze artistiche e paesaggistiche dei comuni che lo compongono. E' una piattaforma che fornisce informazioni sull'area del Taburno, sui comuni e la loro storia, i luoghi d'interesse, le strutture ricettive e di ristorazione, il castello con museo nazionale di Montesarchio, i servizi sanitari e di pubblica utilità. Completa l'applicazione la segnalazione dei principali sentieri culturali e naturalistici. Tutte le informazioni sono geolocalizzate su mappa interattiva, ma sono disponibili anche off-line.

"Qui il turista trova montagne incontaminate caratterizzate da faggete e pini bianchi, ma anche da numerosi sorgenti; una foresta colorata di faggeti e di altre specie di alberi, distese di viti e di ulivo. E poi sagre tutto l'anno che si svolgono in gran parte dei comuni del comprensorio, attrezzati per la migliore ospitalità in alberghi e in strutture in grado di bilanciare le esigenze del corpo e della mente. I borghi poi sono di incommensurabile bellezza e attrezzati per l'accoglienza turistica nel Mezzogiorno", sostiene Grasso. Grazie anche all'azione del Gal che ha sostenuto diverse decine di iniziative per migliorare le strutture ricettive e sostenere le attività artigianali ed agricole. Tra cui va annoverata la realizzazione della prima birra artigianale, Birta, realizzata con la filiera corta e aromatizzata alla mela annurca. Oltre a promuovere il turismo nell'area, il Gal se ne pone un altro: arrestare l'emorragia di giovani costretti ad emigrare in cerca di occupazione e mettere a reddito il territorio.