Petrolio, Putin pronto a tagliare la produzione russa. Il Brent vola

Vladimir Putin mette le ali al petrolio. Il Brent si è riportato poco sotto i 54 dollari al barile, il livello massimo da un anno. A dettare il movimento, spiegano agli analisti di Mps Capital Services, le dichiarazioni del presidente russo Putin che ha aperto le porte non solo ad un congelamento dei livelli produttivi, ma anche ad un vero e proprio taglio della produzione. Il movimento, aggiungono gli esperti, "potrebbe poi essere stato amplificato da motivazioni tecniche, come il proseguimento del trend positivo di breve".

"Riteniamo che un congelamento o addirittura una riduzione dei livelli di produzione di petrolio siano forse l'unico modo per mantenere la sostenibilità del mercato globale dell'energia", ha sostenuto Putin citato dall'agenzia di stato russa Tass. Un accordo intercorso quest'anno tra Russia e il principale paese dell'Opec, l'Arabia Saudita, ha finora solo contributo a far crescere leggermente il prezzo del greggio senza tuttavia invertire un trend che ha messo in grave difficoltà molti dei paesi in via di sviluppo con un'alta dipendenza economica dal petrolio.

Russia e Turchia si dovrebbero confrontare anche su altri progetti energetici fra cui quello della centrale nucleare di Akkuyu, che imprese russe stanno contribuendo a costruire in Turchia, e il gasdotto Turkish Stream, che dovrebbe attraversare il mar Nero. Un accordo politico sul gasdotto dovrebbe essere firmato dai leader nel corso dei colloqui in corso, per consentire di procedere con la fase realizzativa del progetto che consentirebbe alla Russia di esportare gas fino all'Europa sud orientale.

A questo punto, secondo gli analisti finanziari, sarà importante monitorare le prossime dichiarazioni in arrivo dai Ministri a Istanbul, per valutare le effettive probabilita' dell'accordo recentemente paventato dall'Opec, che sara' formalizzato il 30 novembre a Vienna, e l'eventuale partecipazione di Paesi ex-Opec. "Dal punto di vista tecnico, la rottura precedentemente citata, se confermata alla fine della settimana, aprirebbe le porte ad un ulteriore rialzo con primo target situato in prossimita' dei 60 usd", concludono gli analisti.