Finanza
Borsa: Piazza Affari chiude in Ribasso, Ftse Mib -0,23%
Piazza Affari ha chiuso in ribasso una seduta altamente volatile con l’indice Ftse Mib che si è mosso in un range tra 17.729 punti e 18.216 punti. Il listino è stato appesantito dalla debole performance del settore oil, che ha tirato il freno in scia alla discesa del petrolio dopo il recente rally. In rosso Wall Street che risente soprattutto dei deboli dati arrivati questa mattina dalla Cina: a febbraio le esportazioni cinesi hanno mostrato un tonfo del 25,4%. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha lasciato sul parterre lo 0,23% a 18.017 punti.
A due velocità i titoli del comparto bancario. Spunto di Banca Mediolanum (+1,88% a 6,775 euro) che ha messo a segno il miglior febbraio di sempre con 648 milioni di euro di raccolta netta totale. Il totale da inizio anno è pari a 1,15 miliardi di euro. In territorio positivo sono finite anche Popolare di Milano (+1,71%), Intesa SanPaolo (+0,48%) e Unicredit (+1,08%). Le vendite hanno invece prevalso su Banco Popolare (-1,17%) e Montepaschi (-1,4%). La debolezza del comparto europeo delle quattro ruote si è fatta sentire anche a Piazza Affari: FCA ha perso il 4,4% a 6,66 euro, mentre CNH Industrial ha lasciato sul parterre il 3,37%. Tonica invece Finmeccanica (+1,93%) in scia alla promozione arrivata da Goldman Sachs che ha alzato il giudizio a buy dal precedente neutral. “Alziamo la raccomandazione su Finmeccanica dopo che da inizio anno l’azione ha sottoperformato del 15% l’indice STOXX 600”, hanno scritto gli esperti di Goldman Sachs che ritengono “ingiustificata” questa performance.
Crollo verticale di Saipem (-13% a 0,3629 euro) dopo che le banche coinvolte nell’aumento di capitale da 3,5 miliardi di euro e che hanno sottoscritto l’inoptato (11,7% del capitale) hanno avviato l’uscita da Saipem attraverso un “accelerated bookbuilding” di 700 milioni di azioni (6,3% del capitale). La vendita è stata realizzata ad un prezzo di 0,3875 euro per azione, il 9% in meno rispetto alla chiusura di ieri. L’operazione ha visto coinvolte soprattutto JP Morgan e Goldman Sachs. “Con questo piazzamento si riduce significativamente il rischio overhang sul titolo”, hanno spiegato gli analisti di Equita.