Affari Europei
Alto Adige, separatisti in rivolta: "Subito la cittadinanza dell'Austria"
I separatisti dell'Alto Adige sul piede di guerra: "Vogliamo subito la cittadinanza in Austria"
Alto Adige, i separatisti: "Vogliamo la cittadinanza austriaca"
Dopo l'accordo tra Alto Adige e governo di Vienna di congelare il tema del doppio passaporto per i cittadini sudtirolesi fino a dopo le elezioni provinciali altoatesine previste in autunno, il consigliere provinciale del movimento popolare secessionista Sudtiroler Freiheit, Sven Knoll ha contestato questa scelta. "Il recupero della cittadinanza austriaca per gli altoatesini è una pietra miliare politica di minoranza di portata europea e non deve essere subordinata alle elezioni - dice Knoll, delfino della 'pasionaria' Eva Klotz -. All'incontro interministeriale di Vienna è stato chiaramente affermato che esiste la volontà politica di far riavere la cittadinanza austriaca agli abitanti dell'Alto Adige e che sono in corso le revisioni legali sull'attuazione".
Gli altoatesini mettono Vienna sotto pressione
In Alto Adige in base all'ultimo censimento, quello del 2011 (il prossimo è previsto nel 2021), il 69,64 per cento della popolazione si è dichiarata di appartenere al gruppo linguistico tedesco, il 25,84 a quello italiano ed il 4,52 a quello ladino, realtà che vive soprattutto nelle valli Gardena e Badia. I sudtirolesi che potrebbero beneficiare della doppia cittadinanza (italiana ed austriaca) e quindi del passaporto austriaco sarebbero circa 330mila. Gli aventi diritto sarebbero i cittadini dell'Alto Adige dichiaratisi appartenenti al gruppo linguistico tedesco mediante la "Sprachgruppenzugehoerigkeitserklaerung" (in italiano significa "dichiarazione di appartenenza al gruppo linguistico"). Nell'accordo rientrerebbero anche i circa 21mila appartenenti al gruppo ladino. Non potranno beneficiare del passaporto austriaco i circa 170 mila altoatesini dichiaratisi appartenenti al gruppo linguistico italiano o non dichiaratisi.