Brexit, i paletti Uk per evitarla. Risposta fredda dei Ventotto a Cameron - Affaritaliani.it

Affari Europei

Brexit, i paletti Uk per evitarla. Risposta fredda dei Ventotto a Cameron

David Cameron ha scelto un brutto momento per portare al Consiglio europeo le sue richieste di riforma dell’Unione. Tra la crisi greca, quella ucraina e il nodo immigrazione, il vertice che raggruppa i leader dei ventotto Stati europei è stato piuttosto caotico. Cameron ha però esposto sommariamente le sue condizioni per evitare che al referendum indetto per il 2017 Londra abbandoni l’Unione.

Il primo ministro britannico chiede una riforma dei Trattati e un cambio di posizione su temi come immigrazione, libera circolazione dei cittadini, welfare e poteri regolatori dell’Ue e del Tribunale. Ma dai leader europei la risposta è stata freddina. Il Presidente del Parlamento europeo, il tedesco Martin Schulz, ha suggerito a Cameron di chiedere una modifica della legislazione, piuttosto che dei Trattati (che richiederebbe anni). Sul fato che l’Europa possa migliorare il premier britannico trova la sponda di quasi tutti i Paesi Ue, ma la maggior parte ritiene che la soluzione non sia avere meno Europa, quanto una Europa diversa. Solo da Danimarca e Irlanda è arrivata qualche apertura.

Ma Cameron ha avversari temibili anche in casa, soprattutto nel mondo economico. "Se la Gran Bretagna lascia l'Europa, la Scozia lascerà la Gran Bretagna. L'unione del Regno Unito non sopravviverà alla Brexit", è l'avvertimento che arriva dalle pagine del Financial Times, uno dei quotidiani economici più influenti al mondo e che viene stampato proprio a Londra. "Per il Regno Unito - continua il Ft - la scelta ora è diventata esistenziale". Del resto, "il referendum è stato offerto per mettere a tacere i problematici euroscettici del partito conservatore di David Cameron", ma il rischio è forte: al di là delle conseguenze a livello europeo, "il Regno Unito potrebbe rompersi in pezzi e staccarsi dall'Europa. E ancora, i piccoli separatisti inglesi e scozzesi avrebbero di che gioire". Dal quotidiano economico, quindi, una critica, oltre che alla possibilita' di una Brexit, anche agli indipendentismi "di ogni sorta", anche dopo il referendum fallito in Scozia dello scorso 18 settembre.

E una regina Elisabetta assai inusuale ha preso posizione mercoledì sera, a un banchetto di Stato a Berlino, a favore di un'Europa unita, suggerendo fra le righe, ma solo secondo alcuni, la sua volontà di una permanenza del Regno Unito nel recinto comunitario e di evitare il referendum 'dentro o fuori l'Ue'. Alla sovrana britannica e' vietata da tradizione ogni presa di posizione politica e sull'attualità. Ma chi la conosce bene sa che la monarca non ha alcuna nostalgia dell’esilio dorato di Londra di vittoriana memoria.