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Affari Europei
Dieselgate, Italia e Germania nel mirino della Commissione europea

 Dieselgate: Germania e Italia nel mirino della Commissione 

La Commissione sta prendendo ulteriori iniziative nell'ambito delle procedure di infrazione contro quattro Stati membri, tra cui la Germania e l'Italia, per aver violato le norme dell'Unione Europea in materia di omologazione dei veicoli a motore nell'ambito del Dieselgate che ha colpito Volkswagen ma anche Fiat Chrysler Automobiles. La legislazione dell'Ue in materia di omologazione impone agli Stati membri di disporre di sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive per scoraggiare i fabbricanti di automobili dal violare la legge. Laddove si verifichi una violazione, ad esempio tramite il ricorso a sistemi di manipolazione per ridurre l'efficacia dei sistemi di controllo delle emissioni, c'è l'obbligo di mettere in atto misure correttive (per esempio i richiami) e applicare sanzioni.

Dopo il Dieselgate, la Commissione aveva aperto una prima procedura di infrazione contro Germania, Lussemburgo e Regno Unito nel dicembre 2016 relativa al gruppo Volkswagen e aveva inviato lettere complementari di costituzione in mora nel luglio 2017 richiedendo ulteriori chiarimenti. Oggi la Commissione ha inviato altre lettere di costituzione in mora per chiedere maggiori informazioni sulle inchieste e i procedimenti giudiziari nazionali relativi a tali infrazioni. Inoltre, in seguito alla scoperta di nuovi casi di irregolarita' nella gestione dei motori in diversi veicoli diesel (veicoli Porsche Caienna, Volkswagen Touareg e Audi A6 e A7), la Commissione ha chiesto alla Germania e al Lussemburgo, in quanto autorita' di omologazione competenti, quali misure correttive e sanzioni siano previste.    La Commissione ha chiesto inoltre chiarimenti al Regno Unito sulla legislazione nazionale prevista. Quanto all'Italia, la Commissione aveva avviato una procedura di infrazione nel maggio 2017 per il mancato adempimento degli obblighi derivanti dalla normativa Ue in materia di omologazione di alcuni veicoli di Fiat Chrysler Automobiles, tra cui il modello Fiat 500X diesel. L'Italia ha adottato misure correttive ordinando al gruppo FCA di effettuare un richiamo obbligatorio nell'Ue, ma la Commissione ha deciso di chiedere informazioni supplementari sulle concrete misure correttive adottate e le sanzioni applicate.

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