Affari Europei
Latte e frutta nelle scuole, La Via ad Affari: “Dall'Ue 250 milioni”

Di Tommaso Cinquemani
@Tommaso5mani
Onorevole La Via, il Parlamento europeo ha votato a favore dell'ampliamento del programma Latte e frutta nelle scuole. Di che cosa si tratta?
“Sono due programmi preesistenti per fare educazione alimentare nelle scuole.Quello sul latte risale al 1977, quello sulla frutta al 2009. Con il voto del Parlamento europeo vengono accorpati con l'obiettivo di educare i ragazzi ad un modello di dieta, come quello mediterraneo, che é assolutamente salutare”.
Quindi ai ragazzi verranno forniti a scuola frutta e latte?
“Esattamente, sarà incentivata l'assunzione di questi due alimenti i cui consumi calano di anno in anno, mentre aumentano quelli di junk food. Abbiamo una popolazione giovanile che tende sempre più all'obesità, con il 20% dei ragazzi europei in sovrappeso. Questo non solo porta ad una vita poco sana ma anche a costi per il sistema sanitario nazionale molto ingenti”.
Quali sono i fondi che l'Unione europea mette a disposizione?
“Sono 250 milioni di euro da distribuire su tutti i ventotto Stati membri a cui si aggiunge un cofinanziamento nazionale. In Italia durante l'anno scolastico 2015-2016 verranno stanziati 27 milioni di euro”.
Perché i giovani mangiano poca frutta e latte?
“Le ragioni sono varie. Ad esempio perché sono più facilmente disponibili altri tipi di cibi oppure perché nelle famiglie non vengono proposti sufficientemente durante i pasti”.
Fare educazione nelle scuole ha effetti positivi?
“E' stato scientificamente provato che quando i ragazzi acquisiscono comportamenti virtuosi dal punto di vista alimentare poi li mantengono per tutta la vita. Abituare un bambino a mangiare frutta a merenda significa avere un adulto che avrà un'alimentazione sana”.
Il Parlamento ha votato perché si privilegino cibi bio e a chilometro zero, come mai?
“Privilegiare i cibi del territorio significa abituare i bambini a mangiare alimenti che poi troverà facilmente in casa o al supermercato. Il chilometro zero ha un effetto positivo dal punto di vista ambientale, mentre la scelta del biologico risponde all'esigenza di fornire ai ragazzi il meglio dal punto di vista dell'assenza di residui chimici”.