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Ultimo aggiornamento: 18:48

Eni e Sonatrach rafforzano la cooperazione per la sicurezza energetica

Firmato un nuovo protocollo d’intesa durante il vertice Italia-Algeria: previsti investimenti per oltre 8 miliardi di dollari e un incremento della produzione di gas fino a 5,5 miliardi di metri cubi annui entro il 2028

di Redazione Corporate

Eni rafforza la partnership con Sonatrach per gas, rinnovabili e sicurezza energetica tra Italia e Algeria

Eni e Sonatrach hanno siglato un nuovo protocollo d’intesa che punta a intensificare la collaborazione nei settori degli idrocarburi, delle fonti rinnovabili e della transizione energetica, con un’attenzione particolare alla sicurezza energetica e alla crescita economica di Italia e Algeria. La firma dell’accordo è avvenuta durante il vertice intergovernativo tra i due Paesi, alla presenza del Presidente della Repubblica algerina democratica e popolare, Abdelmadjid Tebboune, e del Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Giorgia Meloni.

Attraverso questo accordo, Eni e Sonatrach si propongono di rafforzare ulteriormente la sinergia esistente, con l’obiettivo di valorizzare le risorse energetiche algerine. Il protocollo prevede infatti la sottoscrizione di nuovi contratti orientati all’aumento della produzione di gas, così come il prolungamento degli accordi per la fornitura di gas destinato al mercato italiano. Le due società intensificheranno inoltre gli sforzi congiunti nell’ambito delle energie rinnovabili e della transizione verso un modello energetico più sostenibile, lavorando alla definizione di progetti innovativi in questi ambiti.

L’intesa firmata si inserisce in un contesto di cooperazione più ampio che ha già visto recentemente la sottoscrizione dell’accordo relativo all’area di Zemoul El Kbar e l’assegnazione della zona di Reggane II. Queste iniziative, sommate a quelle delineate nel nuovo protocollo, sono destinate a sostenere un significativo incremento della produzione di gas, che entro il 2028 potrà raggiungere un volume complessivo annuo di 5,5 miliardi di metri cubi. Il tutto grazie a investimenti congiunti che supereranno gli 8 miliardi di dollari.