Migranti, Frontex apre ad una riforma della missione Triton - Affaritaliani.it

Affari Europei

Migranti, Frontex apre ad una riforma della missione Triton

Il board di Frontex ha aperto ad una revisione della missione di salvataggio migranti Triton. Possibile l'uso di porti non italiani per gli sbarchi

 

Un piccolo passo in avanti c'é stato. Il board di Frontex, di fatto diventata l'agenzia europea per le migrazioni, rivedrà le linee guida di Triton, la missione di salvataggio migranti messa in campo nel 2014 per impedire nuove stragi nel Mediterraneo. Il governo italiano ora dovrà presentare una proposta e se i 28 Stati membri saranno d'accordo ci sarà un cambio di rotta della missione.

L'Italia chiede i porti europei

Il nodo della questione riguarda gli sbarchi. Roma chiede che nel caso in cui ci siano afflussi massicci di migranti, come nelle ultime settimane, le navi di soccorso possano fare scalo anche in porti non italiani per fare sbarcare i migranti. Ci troviamo davanti al apradosso infatti di uno Stato, come Malta, che pur trovandosi sulla rotta dei barconi e pur avendo i suoi pattugliatori fa sbarcare i migranti che salva in Italia.

Parziale apertura degli altri Stati europei

Francia e Spagna, i due stati di fatto interessati dal provvedimento, storcono il naso. Sará l'abilità diplomatica di Gentiloni, Alfano e Minniti a determinare il successo della revisione di Triton. Una cosa peró é certa, nelle conclusioni post vertice di Frontex una frase lascia dei dubbi. Si sottolinea infatti come Frontex invierà in Italia nuovo personale per affiancare gli italiani nell'identificazione dei migranti. Una proposta nella quale alcuni vedono il tentativo di 'commissariare' il nostro Paese, mettendo personale non italiano al posto di identificazione dei migranti, su cui l'Italia é stata spesso criticata per le lacune (volute o meno).