Mosca impara dagli 'errori' Ue. Niente moneta unica euroasiatica - Affaritaliani.it

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Mosca impara dagli 'errori' Ue. Niente moneta unica euroasiatica

L'euro fa scuola, anche se in maniera negativa. L'Unione economica euroasiatica ha bocciato l'idea di dare vista ad una moneta unica nel timore che possa avere gli stessi effetti negativi che, dicono, ha avuto nel Vecchio Continente.

Dell'Unione economica eurasiatica fanno parte Bielorussia, Kazakistan e Russia. Dal 2014 ha aderito anche l'Armenia e nel 2015 il Kyrgyzstan. L'idea, ispirata all'integrazione tra i paesi dell'Unione europea appunto, è stata annunciata nell'ottobre 2011 dallo stesso Vladimir Putin in un'ottica di contrapposizione con il blocco costituito da Bruxelles.

A sottolineare il no alla creazione di una moneta unica, sul modello dell'euro nostrano, è stato il presidente della Banca dello Sviluppo per l'Eurasia, Dmitry Pankin, spiegando che si tratterebbe di "un enorme sbaglio".

"I paesi europei - ha detto Pankin - hanno speso 30 anni nel processo di integrazione prima di decidere per l'introduzione dell'euro e oggi vediamo che l'adozione della moneta unica è divenuto un grande problema per via delle diverse situazioni di bilancio e per le politiche fiscali dei Paesi”.

Secondo Pankin all'interno della stessa Unione euroasiatica ci sono differenze troppo profonde. "Ad esempio in Kirghizistan il pil pro capite è di circa 1000 dollari, in Kazakistan arriva a 12mila, in Russia a 14mila. Livelli molto diversi così come cambia anche la struttura dell'economia nei diversi paesi", ha affermato il banchiere per bocciare il progetto di moneta unica.