Pil e lavoro: Istat e Ue alzano le stime di crescita - Affaritaliani.it

Affari Europei

Pil e lavoro: Istat e Ue alzano le stime di crescita


La Commissione europea alza le stime di crescita per l'Italia e migliora le previsioni per l'occupazione. Anche l'Istat e' piu' ottimista su Pil e lavoro ma avverte che "il quadro previsivo delineato e' soggetto a rischi al ribasso, connessi a un eventuale piu' pronunciato rallentamento del commercio internazionale e all'impatto delle clausole di salvaguardia nel 2017". L'Ue, nelle "previsioni economiche di autunno", stima un Pil per quest'anno in aumento dello 0,9%, e dell'1,5% nel 2016.

La previsione sull'Italia e' piu' positiva rispetto a quella di sei mesi fa (+0,6% nel 2015 e +1,4% nel 2016) e leggermente inferiore rispetto a quella del governo, secondo il quale il Pil crescera' dell'1,6% nel 2016. La disoccupazione nel nostro Paese scendera' sotto il 12% nel 2016: secondo la Commissione europea, il dato sara' pari al 12,2% nel 2015 per calare all'11,8% l'anno prossimo. La stima precedente, del maggio scorso, era del 12,4% in entrambi i casi. Piu' cauta sul deficit: si avra' nel 2016 un rapporto deficit/Pil pari al 2,3% (stima, piu' alta rispetto alla precedente di sei mesi fa, 2%).

Per quest'anno il deficit e' confermato al 2,6% del Pil, per l'anno prossimo scendera' "solo leggermente", e solo nel 2017 registrera', a politiche economiche invariate, una flessione piu' marcata all'1,6%. Dopo mesi di "ottimismo con cautela" ora "sembra davvero che stiamo uscendo dalla crisi" economica e quindi "la ripresa e' una prospettiva concreta", commenta Sergio Mattarella.

"Si moltiplicano giorno dopo giorno i dati positivi sulla nostra economia. In un contesto europeo non esaltante, per usare un eufemismo, siamo quelli che hanno rialzato la testa, che ci provano. Non basta, non ci accontentiamo. Ma che stia finendo la dittatura dello zero virgola, non e' un successo per il Governo, e' un traguardo per l'Italia. Siamo tornati, finalmente", scrive il premier Matteo Renzi su Facebook. La Commissione europea prevede per l'Italia "due anni di crescita all'orizzonte" e riconosce che "i conti sono sotto controllo", sottolinea il ministero dell'Economia.

L'Istat prevede nel 2015 una crescita del prodotto interno lordo italiano pari allo 0,9% in termini reali (rivisto al rialzo di 0,2 punti percentuali rispetto a maggio), cui seguira' un aumento dell'1,4% nel 2016 e nel 2017. Inoltre con il miglioramento dell'attivita' economica, l'occupazione continuera' a crescere per tutto il periodo di previsione, proseguendo la tendenza favorevole osservata dall'inizio dell'anno. Anche Confindustria vede rosa e sottolinea che l'industria manifatturiera italiana "ha cominciato a risalire la china" anche se il passo e' "ancora lento e assai disomogeneo tra i suoi comparti". Ma per il Centro Studi Confindustria si assiste "a un nuovo cominciamento impostato su buone fondamenta, non una semplice ripresa congiunturale".

Infine la Bce nel bollettino mensile rileva che la ripresa nell'area euro continuera' il suo corso, ma i rischi per la crescita "restano orientati al ribasso", per le difficolta' che incontrano le economie emergenti. Draghi comunque assicura che la Bce e' pronta ad intensificare la sua azione per garantire la stabilita' della zona euro.