Tamponi beni di lusso? Londra all'Ue: "Stop alla tassa sulla vagina" - Affaritaliani.it

Affari Europei

Tamponi beni di lusso? Londra all'Ue: "Stop alla tassa sulla vagina"

Forse non tutti lo sanno, ma in Europa esiste una tassa sui tamponi e gli altri prodotti sanitari destinati alle donne. Prodotti che vengono considerati come oggetti di lusso e non beni di necessità. Per questo ora la Gran Bretagna vuole dire basta e ha promesso che farà pressioni sull'Unione Europea e sui suoi Stati membri per fermare questa tassa.

La decisione è arrivata dopo il successo di una petizione denominata Stop taxing periods. Punto. (vale a dire "stop alla tassa sulle mestruazioni. Punto). Il dibattito parlamentare ha rivelato un ampio sostegno politico. "L'Iva sui tamponi è l'imposta sul valore aggiunto della vagina", ha scherzato la laburista Paula Sherriff. "Si tratta di una tassa sulle donne, pura e semplice". Per questo è stato presentato un emendamento al disegno di legge sulla finanziaria del governo britannico per chiedere dei negoziati con l'Ue sulla questione.

Nonostante l'emendamento sia stato respinto, il sottosegretario all'Economia David Gauke ha promesso al Parlamento che il governo di Londra farà pressioni sul'Ue in materia. "Mi impegno a sollevare il problema a Bruxelles", ha promesso Gauke. L'obiettivo è quello di far applicare un'aliquota a zero sulla vendita di tamponi e prodotti sanitari per le donne, che invece vengono attualmente tassati al 5% in Gran Bretagna (erano al 17,5% fino al 2000). Ma la tassa non si può rimuovere del tutto senza l'ok dell'Ue.