Ita-Lufthansa, pronti a decollare: c'è l'accordo per la privatizzazione

La compagnia tricolore si prepara a ufficializzare le nozze entro il 26 maggio. Intanto, la corte Ue boccia gli aiuti alle compagnie italiane per il Covid

di Redazione Economia
(foto Lapresse)
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Ita-Lufthansa, c'è l'accordo per la privatizzazione: firma prevista entro il 26 maggio. Ma la corte Ue boccia gli aiuti alle compagnie italiane per il Covid

Giornata calda per la mobilità aerea italiana. Mentre in Europa la corte Ue ha bocciato gli aiuti alle compagnie aeree per il Covid decisi nel 2020 per 130 milioni di euro, in Italia c'è il via libera da parte del ministro dell'Economia e delle Finanze (Mef) sulla trattativa per l’acquisizione della tricolore Ita Airways da parte della tedesca Lufthansa. Stando a quanto riporta l'agenzia di stampa AvioNews, la firma per l'ufficializzazione dell'accordo è prevista entro il prossimo venerdì 26 maggio.

Così, il Tribunale europeo ha annullato la decisione della Commissione Ue che ha approvato gli aiuti erogati dall'Italia nel 2020 per 130 milioni di euro a compagnie aeree italiane, legati alla pandemia da Covid. Secondo la Corte l'esecutivo europeo non ha motivato la conclusione con cui ha ritenuto la misura non contraria alle regole sugli aiuti di Stato. Il ricorso di annullamento è stato proposto da Ryanair.

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Intanto, nonostante si sia oltrepassati la scadenza del 12 maggio per la trattativa in esclusiva, l’aerolinea tricolore si prepara alle nozze con l’aviazione tedesca presentando conti finanziari trimestrali migliori del previsto e raddoppiando la quota di mercato nazionale al 27,1% (era il 13,3% nel 2022). Situazione che preannuncia il raggiungimento del break-even (pareggio di bilancio) nel 2025.

Lufthansa privatizzerà la compagnia italiana in tre tempi: prima l'ingresso nel capitale di Ita Airways con l'acquisizione del 40% della compagnia, poi la seconda fase - che avverrà con il via libera dell’Antitrust europeo, presumibilmente in autunno, infine, dopo che Ita raggiungerà il break-even, il gruppo tedesco dovrebbe rilevare il restante 60%. Quest'ultima fase si perfezionerà fra il 2025 e il 2027 per un importo stimato in circa 500 milioni per il 50% di Ita, lasciando al Tesoro il restante 10%.

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Nel frattempo, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti spinge perchè tutto sia pronto entro il 26 maggio, con i tecnici e gli avvocati del dicastero al lavoro per definire gli ultimi dettagli. Resta infatti il nodo delle 1.147 cause promosse dagli ex dipendenti di Alitalia, che chiedono l'assunzione in Ita e la continuità tra i due vettori. L’ipotesi sul tavolo è che le potenziali cause fino a 30 milioni sono assorbibili per le transazioni, se si andasse oltre questa cifra (ipotesi considerata remota) Lufthansa ha chiesto di poter esercitare il diritto di recesso. Ciononostante, Giorgetti pare si sia dichiarato "ottimista". Anche perché i numeri sono dalla sua parte: Assaeroporti indica un volume di passeggeri trasportati da Ita a marzo 2023 in crescita del +133% (rispetto a marzo 2022). 

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