Sudafrica, al via il summit Brics per sfidare il G7 con moneta anti-dollaro

A Johannesburg il piano di rafforzamento dell’alleanza: 40 nazioni interessate ad entrare, 23 hanno già fatto richiesta

di Redazione Esteri
Cyril Ramaphosa
Esteri

In Sudafrica parte il vertice Brics. Obiettivo: sfidare il G7 con nuova moneta comune

Al via oggi in Sudafrica il quindicesimo vertice Brics - rappresentato da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica - di Johannesburg, con una focus sul piano di rafforzamento dell’alleanza. L'obiettivo è infatti chiaro: le ormai ex economie emergenti puntano a creare un blocco che possa contrapporsi al G7, bilanciando così l’influenza dell’Occidente.

Oltre ai leader della quattro nazioni protagoniste - la Russia è rappresentata dal ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, in assenza del presidente Vladimir Putin atteso però in videocollegamento - nella città sudafricana ci saranno anche quelli di molti Paesi asiatici, africani e mediorientali. In 40 sono interessati ad entrare nel summit delle economie emergenti che attualmente vale circa un quarto del prodotto interno lordo mondiale (con il 42% della popolazione del globo), e 23 hanno fatto domanda, ma nonostante l’obiettivo comune resti quello di contrastare l’Occidente, i Paesi Brics presentano divergenze nei loro interessi.

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Se la Cina aspira a estendere la sua influenza per competere con gli Stati Uniti (e la sua crescita rallenta, così come la natalità), il presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, adotterà una posizione più cauta, per evitare il coinvolgimento in una rivalità tra potenze mondiali. Anche l’India gioca un ruolo moderante, desiderando mantenere un’impronta geo-economica nel gruppo Brics, senza farsi trascinare in una dinamica geopolitica favorita da Russia e Cina. Approccio che trova sostegno nell’obiettivo di Delhi di mantenere un equilibrio tattico.

Nelle ultime settimane, inoltre, si sono susseguite voci sul lancio di una nuova valuta lastricata in oro da parte dei Brics. Secondo alcune indiscrezioni, potrebbe chiamarsi R5, dalle iniziali delle cinque valute del gruppo (real, rublo, rupia, renminbi e rand). Il lancio di una moneta comune da parte dei Brics potrebbe significare il crollo del dollaro: lo sostiene il co-fondatore di Rich Dad Company, Robert Kiyosaki. "Uno dei più grandi cambiamenti nella storia del mondo avverrà il 22 agosto 2023. Le nazioni Brics stanno tenendo una conferenza a Johannesburg per creare la propria valuta d'oro. Cosa significa questo per il dollaro Usa?", si è chiesto l'esperto, secondo quanto riporta la piattaforma finanziaria Investing.com. Per Kiyosaki - che aveva previsto il tracollo di Lehman Brothers nel 2008 - se i Paesi Brics "adotteranno una criptovaluta lastricata in oro il dollaro sarà fritto". 

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