Guerra, Uk: "Russi avanzano a Bakhmut, ucraini costretti a ritiri ordinati"

Germania e Cina si accordano sulle richieste di pace per l'Ucraina in vista dell'incontro con Mosca. Londra svela la situazione a Bakhmut e Orban dà la zampata

di Redazione Esteri
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Guerra Ucraina, la Russia bombarda Bakhmut e l’Uk avverte: “Truppe ucraine costrette al ritiro forzato”

Nuovo colpo di scena nella guera tra Russia e Ucraina. Secondo l’intelligence britannica: “Le truppe ucraine sono state costrette a effettuare «ritiri ordinati» dalle posizioni che occupavano in precedenza nella città di Bakhmut”. In questo spazio conteso infatti la Russia sta intensificando il bombardamento di artiglieria da due giorni a questa parte. Il ministero della Difesa del Regno Unito scrive su Twitter: “La Russia ha rilanciato il suo assalto alla città di Bakhmut, nell’oblast di Donetsk, mentre le forze del ministero russo e del gruppo Wagner hanno migliorato la cooperazione.

La difesa ucraina controlla ancora i quartieri occidentali della città, ma è stata sottoposta a fuoco di artiglieria russa particolarmente intenso nelle precedenti 48 ore”. E aggiunge: “I gruppi d’assalto Wagner continuano a condurre l’avanzata principale attraverso il centro della città, mentre le forze aviotrasportate russe hanno dato il cambio ad alcune unità Wagner assicurando i fianchi nord e sud dell’operazione», ha concluso nel post.

Guerra Russia Ucraina, la Germania fa appello alla Cina per chiedere lo stop al conflitto

Nel frattempo, continua il corteggiamento alla Cina da parte dei Paesi europei. Stavolta si sono incontrati Germania e Cina si sono incontrate per confrontarsi sulle prossime sorti della guerra tra Russia e Ucraina. Dopo il bilaterale, tenuto a Pechino tra il ministro degli Esteri Qin Gang e la controparte tedesca Annalena Baerbock la ministra tedesca ha diramato le richieste della Germania: “Pechino chieda la pace a Mosca”. A questo la Cina ha risposto pubblicamente tramite la portavoce del ministero Wang Wenbin, che ha dichiarato: “La Cina è disposta a continuare a lavorare per la pace e spera che tutte le parti interessate rimangano obiettive e calme, e lavorino insieme per risolvere la crisi attraverso i negoziati”, ha aggiunto Wang.

Domenica 16 aprile infatti è stato ufficializzato l’arrivo in visita ufficiale del ministro della Difesa cinese, Li Shangfu, che si tratterrà in Russia fino al 19 aprile. Alla luce di questo assume grande valore l’intesa che sembra essersi instaurata per l’obiettivo comune: “L’unica via d’uscita sono i colloqui di pace” hanno dichiarato congiuntamente.

Orban rincara la dose: "L’Ucraina non esiste senza gli aiuti economici di Stati Uniti e Ue”

Mentre Kiev ribadisce con forza che: “I crimini di Mosca si configurano come genocidio”, c’è chi dall’altra parte infligge stoccate e tira l’acqua al suo mulino. Parliamo di Viktor Orban, che ai microfoni di Radio Kossuth, ha espresso chiaramente la sua opinione in merito allo scontro tra Russia e Ucraina: “Nei fatti l’Ucraina è un paese inesistente in termini finanziari. Il calo degli indicatori economici è enorme, il che è del tutto comprensibile a causa della guerra. Ovviamente, l’Ucraina non può autofinanziarsi. La domanda è se sosteniamo l’Ucraina. E nel momento in cui America ed Europa risponderanno “no” a questa domanda, la guerra finirà”, ha sentenziato il premier ungherese all’emittente Kossuth. E ha poi aggiunto: “L’Europa spende decine di miliardi di dollari per sostenere l’Ucraina, questo non può continuare all’infinito”.

Insomma, se non fossero bastati gli ultimi sviluppi di questi giorni sul fronte energetico a chiarire la precisa volontà politica di rinsaldare l’unione tra Mosca e Budapest, queste parole lo hanno confermato definitivamente.

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