Ucraina, colpita una clinica medica a Dnipro: oltre 30 feriti e due morti

Mentre continuano i raid russi sull'Ucraina, la Russia denuncia “attacchi con droni da parte di Kiev”. Mosca valuta positivamente l'iniziativa di pace del Papa

di Redazione Esteri
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Ucraina, bombe su una clinica a Dnipro: morti e feriti. Ma anche in Russia c'è stato un attacco con droni ucraini

Continuano i raid russi sull'Ucraina, con Kiev che risponde con nuove incursioni in territorio russo. Almeno quattro esplosioni sono state udite stanotte nell'oblast ucraino sudorientale di Dnepropetrovsk e in particolare nella capitale regionale Dnipro, secondo funzionari ucraini. L'allarme antiaereo è stato attivato in queste ore nella regione e in altri 10 oblast ucraini, compreso quello di Kiev. A livello diplomatico si registra una leggera apertura da Kiev, in vista dei colloqui di pace da tenersi a luglio, mentre Mosca accoglie positivamente l'iniziativa di Papa Francesco.

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Kiev: "Colpita struttura medica a Dnipro, ci sono vittime"

Diverse esplosioni sono state segnalate la scorsa notte in Ucraina, compresa la capitale, con l'amministrazione militare di Kiev che ha riferito come le difese aeree ucraine siano al lavoro sulla città e sull'oblast circostante. “I terroristi russi hanno colpito una struttura medica a Dnipro, ci sono vittime”. Lo ha annunciato questa mattina il capo dell’ufficio del presidente ucraino Andriy Yermak su Telegram. Al momento, il bilancio delle vittime è di due morti e 30 feriti, tra cui due bambini. In un nuovo aggiornamento sull'attacco, il governatore della regione di Dnipropetrovsk, Andriy Lysak, ha poi aggiunto: "Un quartiere residenziale. Una struttura medica, una clinica veterinaria e palazzi intorno. Ora tutto qui è in frantumi", ha affermato. "Tutto è intriso di fumo, lacrime e dolore umano. Non perdoneremo la feccia! Mai! Possano bruciare all'inferno proprio come oggi "bruciava" Dnipro", ha concluso.

Zelensky: "Attacco contro Dnipro crimine contro l'umanità"

"I terroristi russi confermano ancora una volta il loro status di combattenti contro tutto ciò che è umano e onesto. Un attacco missilistico contro una clinica nella città di Dnipro. Tutti i servizi necessari sono coinvolti". Così Volodymyr Zelensky su Telegram, postando un video delle conseguenze dell'attacco. Su Twitter dichiara: "Un altro attacco missilistico russo, un altro crimine contro l'umanità in quanto tale. Gli edifici di una clinica psichiatrica e di una clinica veterinaria nella città di Dnipro sono stati distrutti". "Solo uno stato malvagio può combattere contro le cliniche. Non ci può essere alcuno scopo militare in questo. È puro terrore russo", ha aggiunto. "La Russia ha scelto la via del male di sua volontà e non abbandonerà questa strada da sola. Dobbiamo sconfiggere il terrore e lo faremo. L'Ucraina e l'intero mondo libero insieme".

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Mosca: "Nuovo attacco con droni ucraini in territorio russo"

Le esplosioni avvenute nelle prime ore di oggi nella città russa di Krasnodar sono state provocate dall’attacco di due droni ucraini. Lo ha detto il governatore, Veniamin Kondratyev, sul suo canale Telegram. Le esplosioni hanno provocato danni a edifici residenziali ma non vittime tra la popolazione. Negli ultimi mesi la regione di Krasnodar, sul Mar Nero, vicina al confine con l’Ucraina, è stata più volte colpita da droni lanciati dalle forze ucraine, specie su serbatoi di carburante delle locali raffinerie.

La Russia valuta positivamente l'iniziative di pace del Papa

Mosca valuta positivamente l'iniziativa di pace del Vaticano, anche se fa notare che finora la Santa Sede non ha preso iniziative per il viaggio di un emissario in Russia. Lo ha detto il ministero degli Esteri Sergeij Lavrov all'agenzia Ria Novosti. "Prendiamo atto del sincero desiderio della Santa Sede di promuovere il processo di pace", ha spiegato il ministero. "Allo stesso tempo, nessun passo pratico è stato preso dalla parte vaticana per organizzare il viaggio a Mosca". In questo senso il ministero ricorda ancora che "qualsiasi sforzo in questa direzione avrà senso solo se si terrà conto della ben nota posizione di principio della Russia su possibili negoziati di pace". "Ricordiamo a questo proposito che, a differenza della Russia, che fin dall'inizio è pronta per un dialogo onesto e aperto sulla soluzione in Ucraina, il regime di Kiev rifiuta ancora categoricamente la possibilità stessa di negoziati con Mosca e si affida alla guerra".

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Kiev: "Serve un vertice di pace, l'ideale a luglio"

Un vertice per la pace "è necessario" e l'Ucraina vuole che si tenga "il prima possibile: l'ideale sarebbe luglio". Tuttavia, la base per questo summit dovrebbe essere il piano di 10 punti presentato da Kiev. Lo ha detto il capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, in un'intervista all'agenzia di stampa russa Interfax. L'alto funzionario ha pubblicato una parte dell'intervista sul suo canale Telegram.

Ucraina: "Non accettiamo accordi che non prevedano la liberazione dei territori invasi"

"Qualsiasi 'scenario di compromesso' che preveda la non liberazione di tutti i territori dell'Ucraina, di cui periodicamente parlano 'fonti anonime' nelle élite europee e americane, equivale ad ammettere la sconfitta della democrazia, la vittoria della Russia, la conservazione del regime di Putin e di conseguenza il forte aumento dei conflitti nella politica globale. Tutto questo è il caro sogno della Russia. La domanda è retorica: perché i singoli attori pubblici continuano a interpretare lo 'scenario mediatico russo' e a prolungare il conflitto?". Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.

Papa Francesco: "Kiev si sente forte perché dietro hanno Usa e Ue"

"Loro non sognano tanto le mediazioni, perché il blocco ucraino è davvero molto forte. Tutta Europa, Stati Uniti. In altre parole, hanno una forza propria molto grande": così il Papa ha commentato con Telemundo le parole di Volodymyr Zelensky che, dopo l’incontro con il pontefice, aveva detto di non avere bisogno di mediatori. "Mi ha chiesto un grosso favore: darmi da fare, prendermi cura dei ragazzi che sono stati portati in Russia". "Lui era molto addolorato e ha chiesto collaborazione per cercare di far tornare i ragazzi in Ucraina", ha riferito il Papa.

L'inviato cinese all'Ue: "Lasciare alla Russia il possesso dei territori conquistati"

Il governo tedesco ha chiesto all'emissario cinese Li Hui di "fare pressione" sulla Russia affinchè ritiri le sue truppe dall'Ucraina. Lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri tedesco, mentre il diplomatico cinese è impegnato in un tour di una settimana in Europa, che include visite in Ucraina, Polonia e Francia. Alla Russia, però, "andrebbe lasciato il possesso delle parti dell’Ucraina che occupa ora, ovvero delle regioni annesse". E’ questo il messaggio che Li Hui avrebbe recapitato all’Europa nel corso della sua visita di questi giorni. Lo riporta il Wall Street Journal citando funzionari europei.

Usa: "Nuovi aiuti all'Ucraina per 300 milioni di dollari"

Stati Uniti, Danimarca e Paesi Bassi inizieranno nelle prossime settimane a progettare "un quadro di addestramento" nella gestione degli aerei da combattimento F-16 promessi alle forze ucraine. Ma né questi aerei, né altre armi sono 'armi miracolose', ha detto il capo degli Stati Maggiori Riuniti, Mark Milley, intervenendo ad un incontro del gruppo internazionale che coordina gli aiuti militari all'Ucraina. Nuovi aiuti per 300 milioni di dollari in arrivo dagli Usa.

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Mosca: "Nessuna intenzione di usare armi nucleari"

La Russia non ha alcuna intenzione di usare armi nucleari nel conflitto in Ucraina. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghey Ryabkov in un’intervista alla rivista International Affairs ripresa dall’agenzia russa Tass. "I nostri nemici – ha affermato Ryabkov – speculano cinicamente su questa situazione e cercano di attribuirci l’inesistente intenzione di usare armi nucleari per quello che sta succedendo in Ucraina. Ma non c’è stato alcun cambiamento nel nostro approccio a questa difficile questione". 

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