Gucci punta sul "lusso circolare", aperto il primo hub green in Italia

L'investimento complessivo in tre anni per la creazione del Circular Hub sarà pari a 15 milioni di euro

di Redazione Green ed Economia
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Gucci lancia il primo hub per il lusso circolare in Italia e imprime un'accelerazione alla transizione ecologica del settore moda

Gucci imprime un'accelerazione alla transizione ecologica del settore moda, e crea una piattaforma di open innovation per progettare e realizzare prodotti e soluzioni circolari per ridurre l'impatto ambientale.

La transizione ecologica al centro del PNRR è "quel processo di innovazione tecnologica e rivoluzione ambientale che favorisce l'economia e lo sviluppo nel rispetto dell'ambiente e della sua sostenibilità" e Gucci, in sintonia con la regolamentazione europea quale mezzo utile per raggiungere gli obiettivi di emissioni al 2030, lancia il Circular Hub, un progetto concreto per l'economia circolare.

Lo lancia col sostegno di Kering, il gruppo del lusso francese di proprietà di Francois-Henri Pinault, presidente e Ceo, al quale appartiene, per ridurre l’impatto ambientale, lavorare su nuove tecnologie e improntare programmi di riciclo e riuso dei materiali di scarto. Si tratta dell’avvio del primo hub per il lusso circolare in Italia e sarà collocato in Toscana.

Il primo hub del lusso circolare in Italia

Il Circular Hub ripensa l’intera catena del valore, a partire dalle materie prime e dal design dei prodotti fino all’ottimizzazione dei processi produttivi e logistici, secondo principi di economia circolare. L'obiettivo è creare il prodotto del lusso circolare del futuro, un prodotto che massimizza l’utilizzo di materiali riciclati, la durabilità, la riparabilità e la riciclabilità dei prodotti a fine vita.

L’investimento complessivo in tre anni sarà pari a 15 milioni di euro con grande rilevanza sul territorio. L’hub sarà collocato in Toscana e dialogherà con le strutture del Gruppo Kering, a partire dai siti produttivi e dalla rete dei fornitori di materiali e prodotto finito di Gucci in Italia, un sistema di oltre 700 fornitori diretti e 3500 subfornitori.

I partner del progetto green di Gucci

Le attività dell’hub saranno poi estese agli altri brand del Gruppo Kering per diventare uno strumento a disposizione dell’intero settore. Tutto partirà nel primo semestre del 2023 e si avvarrà delle competenze dei ricercatori del Kering Material Innovation Lab (MIL) di Milano e del supporto di tecnici e ricercatori di prodotto per abbigliamento, pelletteria, calzature e accessori dei centri d'avanguardia di artigianato industriale e sperimentazione di Gucci di Scandicci e di Novara.

Per lo sviluppo delle attività progettuali, la piattaforma prevedrà inoltre il supporto di partner industriali e la collaborazione scientifica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. L’innovazione circolare punterà a ricerca e sviluppo, logistica, partnership industriali, condivisione del valore, puntando al recupero, riciclo e riutilizzo di materiali che poi saranno integrati nella filiera Gucci. Poi i brevetti e le tecniche e il konow how saranno messi a disposizione di altre aziende.

L’open innovation rilancerà i distretti locali, consoliderà la filiera, favorirà il primo Made in Italy circolare. Ci saranno così grandi benefici per l’ambiente, migliorando l’impatto di Kering e di Gucci nei territori dove operano. E per la Toscana e i suoi distretti industriali come quello di Scandicci i vantaggi saranno enormi.

Per la pelletteria si ridurranno inquinamento e impatto ambientale del 60%

Per la pelletteria si ridurrà l’inquinamento e l’impatto ambientale del 60%. E poi le aziende saranno obbligate ad occuparsi del fine vita di un prodotto e deli scarti di produzione. Il progetto è complementare alle attività che saranno svolte dal Consorzio Re.Crea coordinato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana per gestire i rifiuti e promuovere l’innovazione del riciclo, del quale Gucci fa parte come socio promotore, e si pone in linea di continuità con l’ingresso della Maison come partner strategico nella Ellen MacArthur Foundation, un impegno volto ad accelerare il percorso virtuoso verso la circolarità.

In funzione della rilevanza per il territorio, il progetto concorrerà nell’ambito dei progetti sostenuti dallo strumento degli Accordi per l’Innovazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

"L’industria della moda ha oggi la responsabilità di stimolare azioni concrete e trovare soluzioni in grado di accelerare il cambiamento, ripensando anche alle modalità produttive e all’impiego delle risorse. La creazione del Circular Hub è un importante traguardo e nasce proprio per perseguire quest’obiettivo", ha detto Marie-Claire Daveau, Chief Sustainability and Institutional Affairs Officer di Kering.

"La circolarità è una grande sfida per rendere ancora più forte e competitivo il Made in Italy. Oggi con Circular Hub abbiamo la responsabilità e soprattutto l'opportunità di creare la strada per l'industria del lusso del futuro. Condividendo i medesimi obiettivi e mettendo a fattore comune risorse, know how e sinergie, la piattaforma rappresenta uno strumento concreto per abilitare l’intera catena di fornitura e specialmente le piccole e medie imprese, cuore pulsante del nostro Paese", aggiunge Antonella Centra, Executive Vice President, General Counsel, Corporate Affairs & Sustainability di Gucci.

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