Rossella massacra Meloni da Floris su La7: "Continuità tra lei e Mussolini"

Il giornalista ed ex direttore del Tg1 e Tg5 si immola in un "brutale" attacco in diretta tv alla premier Giorgia Meloni

di Redazione
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L'ex direttore del Tg1 e Tg5 Carlo Rossella asfalta Giorgia Meloni su La7 a Dimartedì

Carlo Rossella “massacra” Giorgia Meloni in diretta tv. Ospite di Giovanni Floris a Dimartedì in onda su La7, l’ex direttore del Tg1 e del Tg5 e attuale presidente di Medusa Film, in quello che sembra essere un monologo attacca senza freni la premier.

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“Non mi piace la sua politica, né le sue idee, né la sua arroganza”, tuona Rossella. “Un politico che vuol piacere al popolo non può essere arrogante. Io per anni non sono stato vicino al centrodestra, ma a Berlusconi, che è per tanti versi un personaggio irripetibile. La Meloni, invece, mi invita a stare distante da lei e io – continua – sono ben contento di questo”.

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“Lei ti guarda come se tu fossi il nulla e lei il tutto”, sostiene. “Per fare un esempio, Prodi ti fa sentire sempre come se tu fossi la persona più interessante con cui parla. Anche Berlusconi, Rutelli e altri politici ti danno una grande soddisfazione nel parlare con loro. Parliamo di politici veri che parlano coi propri interlocutori guardandoli negli occhi. La Meloni invece si vede che pensa solo a se stessa”.

Come anticipato prima, Rossella è presidente di Medusa Film, casa di produzione cinematografica proprietà di Silvio Berlusconi, verso il quale Rossella è da sempre fedelissimo.

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Il brutale attacco di Carlo Rossella alla premier Meloni a Dimartedì su La7

“She’s not my cup of tea, non è la mia tazza di tè, come dicono gli inglesi”, incalza ancora Carlo Rossella negli studi di La7. E rincara: “Meloni ha proprio l’aria del tiranno, della persona alla quale le idee degli altri non interessano nulla e che vuole imporre agli altri le sue anche con una certa potenza. Non mi sono accorto ancora delle cose positive del suo governo, mi sto accorgendo invece di cose negative, sia della stessa Meloni, sia della sua compagine, il giro meloniano, che mi sembra una compagnia di giro non certo frequentabile – prosegue – Ti guardano male anche dalla televisione”, continua.

“La loro cultura politica puzza di una ideologia di tanti anni fa”, prosegue. “Nel 1922 è andato al potere lui (Benito Mussolini, ndr), nel 2022 è andata al potere lei. C’è una continuità di idee, di espressioni e di slogan tra i due. C’è una dose di fascismo dentro la Meloni, cioè l’autoritarismo e il non voler capire gli altri”.

E aggiunge: “Meloni è distante dal popolo, anche se pensa di essere vicina. Penso anche che lei, a differenza di Fini, abbia rinunciato a malincuore alle idee fasciste. Gli italiani l’hanno votata e continuano a votarla? Si può essere anche intossicati da pessime idee e quindi mi auguro che questa intossicazione degli italiani duri poco e che qualcuno somministri agli italiani quei disintossicanti utili a far dimenticare la Meloni”, conclude infine Rossella.

Chi è Carlo Rossella

Nato il 19 ottobre 1942, lombardo di Corteolona, nel Pavese, Rossella inizia la sua carriera nel 1969 come giornalista del quotidiano La Stampa. Successivamente, passa al settimanale Panorama coprendo i più importanti avvenimenti italiani, dal terrorismo alle vicende politiche dell’eurocomunismo.

Nel 1978 è diventato inviato di politica estera, coprendo guerre e crisi dal Medio Oriente all’Africa, ai paesi oggi ex socialisti e all’America Latina.

Poi, nel 1991, la prima nomina come direttore. Rossella passa infatti alla guida de “Stampa Sera”. Sempre nel ’91, la casa editrice Mondadori gli conferisce il ruolo di vice direttore vicario di Panorama. Solo tre anni dopo, la nomina che lo consacra a direttore del più importante telegiornale italiano: il TG1.

A distanza di poco tempo, nel 1996, il potentissimo avvocato Gianni Agnelli lo chiama alla direzione de La Stampa. In seguito, nel settembre del 1998 si trasferisce a Washington come editorialista internazionale della testata.

Con l’inizio del nuovo millennio, nel 2000, Rossella sale sulla poltrona di direttore responsabile del settimanale Panorama. Successivamente, arriva la nomina a direttore del TG5 prendendo la carica da novembre 2004 a luglio 2007. Lo stesso mese, arriva la nomina come Presidente della casa di produzione e distribuzione cinematografica Medusa Film.

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