Pellet economico è rischioso per la salute

Gli esperti mettono in guardia dalle conseguenze del pellet a basso costo: può danneggiare le vie respiratorie

Medicina

Il prezzo del pellet è aumentato in modo spropositato a causa della crisi energetica: dai circa 4 euro al sacco della scorsa stagione è passato ai 13 euro di oggi.

Acquistarlo online a prezzi più bassi potrebbe non essere la soluzione per risparmiare e potrebbe avere dei rischi per la salute. A dirlo sono gli esperti della Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (Siaaic), durante il congresso nazionale che si chiude oggi a Verona.

Stufe a pellet vecchie o usate male con prodotti non certificati, ad esempio con il pellet a basso costo comprato online, ottenuto con troppa segatura e sostanze chimiche, possono diffondere emissioni che irritano le mucose e danneggiano le vie respiratorie, soprattutto nelle persone più fragili come anziani, bambini e persone allergiche.

"Se le stufe sono molto vecchie e i prodotti di scarto non certificati, i fumi del pellet sono tra i peggiori inquinanti in circolazione" dichiara Gianenrico Senna, presidente Siaaic e professore di Malattie respiratorie all'Università di Verona.

Ma i rischi per la salute respiratoria coinvolgono anche le persone che non usano stufe a pellet, a causa delle misure restrittive dei consumi di gas: la riduzione della temperatura massima a 19° e della durata del riscaldamento in casa e nei luoghi pubblici potrebbe indurre le persone a tenere le finestre chiuse, cosa che favorisce la concentrazione di acari e di altri allergeni che possono danneggiare le prime vie respiratorie, più facili da raggiungere per virus e batteri.

Gli esperti mettono in guardia anche dal ricorso frequente e massiccio alle candele contro possibili blackout: possono rilasciare nell'aria di casa fumi irritanti, dannosi soprattutto per i bambini e per chi soffre di asma e allergia.
"Anche il fumo delle candele non è senza rischi per le nostre vie respiratorie - afferma Senna - Infatti, un recentissimo studio pubblicato sulla rivista Indoor Air da esperti della Università di Lund in Svezia mostra che la combustione di candele rilascia nell'aria di casa emissioni di fumo, alcune delle quali preoccupanti per la salute respiratoria".

Sanna conclude con l'invito agli italiani a "fare più attenzione ai consumi di energia, ma non a scapito del proprio benessere. Se le abitudini degli italiani cambieranno per far fronte alla crisi energetica, esponendoli inconsapevolmente ad altre fonti di inquinamento al chiuso, anche i costi del Sistema sanitario nazionale per le malattie allergiche e respiratorie potrebbero impennarsi per l'aumento delle patologie a carico delle vie aeree".

 

 

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