Omicidio Vittorio Boiocchi. E' caccia aperta ai due killer

L’agguato sembra un regolamento di conti e ricorda quello contro Fabrizio Piscitelli

Vittorio Boiocchi
Milano

Omicidio Vittorio Boiocchi. E' caccia aperta ai due killer

Ad uccidere - nella serata di sabato 29 ottobre a Milano - Vittorio Boiocchi, storico capo degli ultrà dell'Inter, sono stati, in base alle testimonianze e alle prime ricostruzioni, due killer a bordo di una moto, probabilmente un maxi-scooter.

L’agguato sembra un regolamento di conti e ricorda quello contro Fabrizio Piscitelli

L'agguato sembra un regolamento di conti collegato al lungo passato criminale dell'uomo che aveva molti precedenti e condanne definitive per rapina, traffico di droga e sequestro di persona.

L'omicidio di Boiocchi scuote e preoccupa il mondo ultrà. Come scriveva ieri il dorso milanese del Corriere della Sera, l’episodio ricorda l'agguato dell'agosto 2019 al capo della curva laziale, Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik. Le indagini sono affidate agli investigatori della squadra mobile, con il supporto dell'ufficio prevenzione generale della questura e della Digos, coordinati dal pm Paolo Storari della Dda.

Contro Baiocchi esplosi almeno cinque colpi

Contro Boiocchi sono stati esplosi almeno cinque colpi con una pistola semiautomatica, tre i proiettili andati a segno al collo e al torace. È morto durante il trasporto all'ospedale San Carlo. L'ultimo arresto nel marzo 2021 quando era stato fermato con un altro pregiudicato con in macchina pettorine della guardia di Finanza e un taser.

 

 

 

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