Il sì del Pd al RdC non è di Schlein. Patto Zingaretti-Conte che fregò i Dem
Al tempo del governo giallo-verde la sinistra votò contro...
Oggi Schlein è insieme a Conte nella battaglia contro il governo Meloni e a difesa di chi con un sms si è visto togliere i soldi del RdC, ma l'appoggio Dem al provvedimento grillino nasce nel 2019 dall'accordo Zingaretti-Conte
Non passa giorno che gli esponenti del Partito Democratico chiedano al governo Meloni un intervento per arginare le proteste contro il taglio del reddito di cittadinanza, dopo le proteste esplose al Sud con l'entrata in vigore del nuovo provvedimento voluto dal Centrodestra. Una linea, quella Dem, appiattita sul Movimento 5 Stelle. Ma nel 2018, quando il governo giallo-verde approvò il RdC, il Pd votò contro in Parlamento affermando che si trattasse di una misura sbagliata.
Certamente l'elezione a segretaria di Schlein ha dato un'impronta molto di sinistra al Nazareno e ora la linea è cambiata e l'appoggio alla misura pentastellata fa parte della svolta, ma come il sostegno Dem al RdC nasce - come Affaritaliani.it è in grado di rivelare - da un patto segreto siglato nel 2019 dall'ex segretario Nicola Zingaretti e da Giuseppe Conte. Quando nacque il governo giallo-verde, dopo l'estate del Papeete di Matteo Salvini che fece cadere l'esecutivo Conte I, ci fu l'iniziativa di Matteo Renzi per evitare il ritorno alle urne ma l'accordo principale fu tra Pd e M5S. Conte chiese a Zingaretti due cose: il mantenimento così com'era senza modifiche del RdC e la conferma del taglio dei parlamentari.
Il Pd, pur senza entusiasmo, accettò le condizioni dei pentastellati pur di non consegnare l'Italia al leader leghista ma in cambio chiese il cambio della legge elettorale in senso proporzionale e la revisione dei regolamenti parlamentari, con al primo punto la riduzione del numero di deputati e senatori per formare un gruppo (alla luce del taglio dei parlamentari). Il problema, e nel Pd lo ammettono e lo riconoscono, è che i provvedimenti del M5S ci furono (mantenimento del RdC e taglio del numero degli eletti) mentre il Pd restò a mani vuote senza legge elettorale proporzionale e senza modifica dei regolamenti parlamentari.
Oggi Schlein, con la svolta a sinistra, è insieme a Conte nella battaglia contro il governo Meloni e a difesa di chi con un sms si è visto togliere i soldi del RdC, ma l'appoggio Dem al provvedimento grillino (quello che fece urlare a Luigi Di Maio dal balcone di Palazzo Chigi "Abbiamo sconfitto la povertà") nasce nel 2019 dall'accordo Zingaretti-Conte che fece nascere il governo Conte II ed evitò le elezioni anticipate con la Lega che viaggiava sul 35%.