Pensioni, "Quota 41 per tutti obiettivo da perseguire da subito". La svolta

Claudio Durigon (Lega), sottosegretario al Lavoro e Welfare, e le intenzioni del Governo su un tema molto caldo

Di Alberto Maggi
Politica

Pensioni, "bomba" leghista sulla riforma


"Quota 41 per tutti è un obiettivo da perseguire da subito, considerando che abbiamo una legislatura davanti a noi". Lo afferma ad Affaritaliani.it il sottosegretario al Lavoro e al Welfare Claudio Durigon, esponente di spicco della Lega, parlando della riforma delle pensioni.


Che cos'è Quota 41


Il pensionamento sarebbe consentito al raggiungimento di 41 anni di versamenti a prescindere dall'età anagrafica. Nel 2021 l'Inps ha stimato i costi di un'estensione a tutto campo di Quota 41: più di 4 miliardi nel primo anno di “attivazione” per poi arrivare a superare la soglia dei 9 miliardi nell'ultima annualità di un percorso decennale. Anche per questo motivo il governo è sempre rimasto freddo di fronte a questa ipotesi. Così come il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, che ha più volte caldeggiato un'altra proposta con l'obiettivo di consentire il pensionamento a 63-64 anni con la sola quota contributiva dell'assegno usufruendo dell'eventuale parte retributiva a partire dal sessantasettesimo anno d'età. In questo caso il costo il primo anno si fermerebbe a poco più di 400 milioni. Ma la Lega lascia intendere che la spesa aggiuntiva per Quota 41 sarebbe più contenuta di quella stimata dall'Inps e continua a spingere su questa misura.


Che cos'è Quota 103 (la misura "ponte" per il 2023)

 

La legge di Bilancio per il 2023 ha definito la nuova versione della pensione anticipata, Quota 103. Anche questa versione di flessibilità in uscita presenta requisiti in deroga rispetto alle condizioni previste per i trattamenti pensionistici ordinari fissati dalla legge Fornero. La nuova agevolazione stabilisce, entro il 31 dicembre 2023, il raggiungimento di condizioni previdenziali più gravose ma un’anzianità anagrafica inferiore rispetto alle versioni precedenti di Quota 100 e Quota 102. Chi può beneficiare di questa opzione? Quali sono nel dettaglio i requisiti per poter accedere alla pensione anticipata agevolata?

Sono pochi i provvedimenti in merito alla flessibilità in uscita dal lavoro previsti dalla legge di Bilancio 2023 (legge n. 197 del 29 dicembre 2022): tra questi il più importante riguarda sicuramente la pensione anticipata agevolata cd. Quota 103.

“Erede” dei precedenti trattamenti previdenziali sperimentali Quota 100 e Quota 102, la pensione anticipata opzione Quota 103, introdotta dalla legge di Bilancio 2023 con l’aggiunta dell’art. 14.1 al D.L. n. 4/2019, si inserisce nello stesso filone delle prestazioni pensionistiche flessibili previgenti (art. 14, D.L. n. 4/2019, modif. dall’art. 1, co. 87, legge n. 234/2021).

Anche Quota 103, come Quota 100 e Quota 102, consiste, difatti, in una pensione anticipata con requisiti in deroga rispetto alle condizioni previste per i trattamenti ordinari della legge Fornero (art. 24, D.L. n. 201/2011: 67 anni di età e 20 anni di contribuzione per la pensione di vecchiaia, 42 anni e 10 mesi di contributi, un anno in meno per le donne, per la pensione anticipata).

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