Ue, 22 mila euro a migrante per chi ne accoglie di più. Spunta l'ipotesi

Spunta l'ipotesi Ue di rifornire gli Stati che si occupano di più del problema con 22 mila euro per ogni migrante accolto

di redazione politica
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Ue, 22 mila euro a migrante per chi accoglie di più. La reazione di Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca: "Non se ne parla"

Ventiduemila euro a migrante ai Paesi che più si fanno carico del problema. Questo uno dei dettagli dei negoziati sul tavolo di Bruxelles per il nuovo Patto in tema di migranti e asilo, il quale obbligherebbe i Paesi che non accettano una riallocazione dei clandestini sui loro territori a versare un risarcimento allo Stato di approdo.

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In pratica, nel caso dei migranti arrivassero in Italia e Roma sfruttasse il diritto di cederne una quota, per esempio, alla Francia, se Parigi dovesse rifiutarsi di accoglierli allora dovrebbe rifornire il nostro Paese di beni, aiuti e soldi liquidi per un valore di, appunto, 22 mila euro per ogni migrante entrato nell’Unione Europea.

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Ebbene, mentre il dossier elaborato dalla Ue piace molto al governo italiano, gli stretti alleati della premier Meloni (dalla Polonia all’Ungheria, passando per la Repubblica Ceca) non sono sulla stessa linea. Anzi.

Il ministro dell’Interno polacco ha reagito al piano dell’Ue dicendo semplicemente che per il suo Paese “non se ne parla nemmeno, oggi e nel futuro”. E la stessa cosa dicono i primi ministri di Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria. I primi due Paesi sono stati visitati da poco da Giorgia Meloni.

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Questa non è altro che la dimostrazione di quanto sia difficile arrivare a un equilibrio in tema di migranti, di cui si discuterà di nuovo nel Consiglio europeo di fine mese a Bruxelles, ma è certamente un paradosso che Paesi considerati amici dalla nostra diplomazia, perché conservatori o sovranisti, siano i più fieri oppositori di una misura che Roma sostiene con forza, insieme ad altri grandi Stati fondatori della Ue.

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