La vera storia di Giorgia Meloni. Niente gossip ma i retroscena sì. Libro cult

Andrea Palladino dà alle stampe “Meloni Segreta”. Da “Roma in black” sino a Bannon. Affaritaliani.it l'ha letto

di Patrizio J. Macci
Il Primo ministro Giorgia Meloni
Roma

Giorgia Meloni Segreta è per ora il primo volume d’inchiesta che prova a ricostruire le trame del partito di Giorgia Meloni in maniera rigorosa, senza lasciare spazio al gossip.

Palladino maneggia documenti inediti, scava nella preistoria “nera” anni in cui i militanti di un partito manifestavano e venivano arrestati. Parecchi di loro ora siedono in parlamento al fianco del premier. Accende un faro su un’ascesa apparentemente irresistibile e sui retroscena.

Il crollo del 2003 e la leadership su Azione Giovani

L’anno della svolta è il 2003, il risultato delle elezioni provinciali è un disastro. Alleanza Nazionale dimezza i consiglieri eletti. Anche Meloni non viene rieletta. Ma nel 2004 diventa leader di Azione Giovani, la struttura che ha preso il posto del Fronte della Gioventù. La lista con cui vince il congresso di Viterbo si chiama “Figli d’Italia”. Insieme a lei ci sono Fazzolari e Lollobrigida, oggi ministro e sottosegretario a Palazzo Chigi.

La Comunitò dei Ribelli, il primo manifesto

Meloni è sostenuta da Gasparri e La Russa, in una tenzone all’ultimo voto con Carlo Fidanza, oggi eurodeputato, sostenuto da Alemanno e Storace. In un documento del 2002 intitolato "La comunità dei ribelli", si precisa la fisionomia del ribelle che "non è un cretino che parla come un povero dislessico, che si rimbambisce di spinelli, che forza le zone rosse (…) ma si ribella a uno stile di vita, a un modello di società che appiattisce le coscienze". E’ il suo manifesto.

Tecnicamente il volume è strutturato in quattro parti ognuna dedicata a un aspetto specifico: Roma in black all’eredità degli anni Settanta e alla nascita della nuova destra; La folgorante ascesa alla carriera di Meloni tra la Roma degli anni Novanta e l’arrivo in Parlamento; Fini addio, torna lo spirito missino alla “cacciata” di Fini e al recupero del complottismo e dei rapporti con la destra sovranista europea; Giorgia l’americana alla relazione con gli USA, in particolare con Bannon e col suo populismo di destra. Prendete un politico qualsiasi date una “ripulita” alla sua provenienza e mettetegli in bocca quello che il popolo vuole sentirsi dire e avrete un leader, questo ridotto all’estrema sintesi è il pensiero del guru Bannon. Sembra un po’ poco, però ha funzionato.

Andrea Palladino
MELONI SEGRETA
Collana: INCHIESTE
Pagine: 256
Prezzo: 16.80 €
ISBN: 9788868338657

Andrea Palladino (Milano, 1965) ha realizzato inchieste sulle ecomafie, sulla criminalità organizzata e sull’estrema destra per diverse testate italiane (L’Espresso, la Repubblica, La Stampa, il Fatto Quotidiano, Domani, Il manifest», Famiglia Cristian», The Post Internazionale) ed europee (Le Monde e Stern.de). Ha collaborato a inchieste televisive per i programmi Spotlight di Rai News24 e Report di Rai 3. Ha vinto il primo premio per il giornalismo d’inchiesta Gruppo dello zuccherificio, insieme a Luciano Scalettari, per l’inchiesta L’ultimo viaggio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin in Somalia e quell’ombra di Gladio, pubblicata sul Fatto Quotidiano. Nel 2017 e nel 2021 ha ricevuto il premio Articolo 21 per le inchieste sull’estrema destra.

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