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Lo sguardo libero
Federazione centrodestra, Berlusconi sacrifica Forza Italia all’anti-comunismo

Chi trarrebbe vantaggio dal progetto di federazione del centrodestra di Governo che, citando Matteo Salvini, andrebbe a costituire “non una fusione né un’annessione, ma una forza comune” tra Lega e Forza Italia e perché Silvio Berlusconi asseconderebbe tale soluzione?

A guadagnarci è certamente Salvini, per più ragioni: 1 - della “forza comune” sarà lui il leader; 2 - col tempo Forza Italia si dissolverebbe nella Lega e di qui i timori delle ministre Mariastella Gelmini e Mara Carfagna; 3 - secondo i sondaggi la scelta sarebbe apprezzata dagli elettori; 4 - si  terrebbe a conveniente distanza elettorale Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni; sul fronte Ue gli sviluppi a lungo termine determinerebbero l’ingresso della Lega nei popolari europei (PPE).

Per quanto riguarda Berlusconi, sembra un errore non avere indicato un successore. Sbaglia Carfagna quando dice che è difficile essere delfino di Berlusconi. Basti solo pensare alla catena di successori partita da Mao in Cina e che cosa ha portato: il Paese dell’Estremo Oriente diventerà la prima potenza economica mondiale nel 2028. Anzi, per certi versi per un vero leader, di qualsiasi campo, è quasi naturale designare un erede. Per rimanere al pensiero cinese, il vero capo politico è colui che comanda da morto, tramite lo sviluppo delle alleanze da lui indotte da vivo. Oltre a questa forma per così dire di onnipotenza impropria (“Con me finisce tutto”), il vero motivo sembrerebbe l’anti-comunismo di Berlusconi,  che è stato la sua forza, anche se non ha comunicato (educato) gli italiani – un paradosso per la sua storia di editore e imprenditore televisivo – al pensiero liberale, che rimane non pervenuto a livello popolare. La federazione – avrebbe detto Berlusconi secondo alcune fonti - non è un’operazione contro di me, ma contro la sinistra. Concretamente, si pensi agli amministratori, da quelli impegnati nelle Regioni ai tanti sindaci di Forza Italia nei quasi 8.000 Comuni nazionali, circa codesti, Berlusconi non vuole avere dubbi in che schieramento finiscano. Rimane un grande interrogativo? Di fronte a un politico bisognerebbe sempre chiedersi: “Che idee ha”? Berlusconi che cosa pensa delle idee politiche di Salvini?

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