Da circa tre mesi in Europa si muore meno degli anni precedenti e ora molto meno. Una emergenza sanitaria significa che c’è gente che si ammala e muore più del normale. Ma quest’anno succede il contrario, si muore meno, non solo in Italia ma in tutta l’Europa. Come si può facilmente controllare, in Europa i morti totali sono molto meno della media degli ultimi anni, la settimana scorsa addirittura un 20% meno del 2019 e un 25% in meno del 2018.
Per la precisione i decessi totali per tutte le cause in Europa la settimana scorsa, in base all’Osservatorio Europeo sulla Mortalità, sono stati solo 46,201 contro 57,613 nel 2019 e 59,297 nel 2018. Come è possibile che si parli di emergenza se non ci sono mai stati così pochi decessi? Se si sottraggono dai 46mila morti totali della settimana scorsa quelli attribuiti alla Covid-19, solo per l’Italia se ne dovrebbe togliere intorno a 3,500 e per tutta l’Europa quasi 10mila per cui ci sarebbero stati 36mila morti “non Covid”.
Nel 2018 ad esempio, prima della nuova malattia virale, i morti erano quasi 60mila nel periodo relativo a questa stessa settimana. Di conseguenza sembra che i morti di tumore, infarto, polmoniti, infezioni, ictus ecc. siano quasi dimezzati, il che non è plausibile. Come che sia, il punto incontrovertibile è che i morti totali, per tutte le cause, sono l’unico dato certo in una discussione sulla salute della popolazione. Si muore molto di più? Allora è emergenza sanitaria. Si muore, da mesi, di meno? Allora basta emergenza, occupiamoci di altri problemi come il crollo delle nascite o la miseria.
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