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Coronavirus
Omicron, medici: "Prepariamoci all'inferno. Torneremo a scegliere chi curare"

Omicron, medici: "Tra due settimane la situazione sarà fuori controllo"

Gli ospedali sono tornati ad essere sotto pressione, la variante omicron avanza troppo velocemente e i contagi in Italia sono saliti alle stelle. Ieri il record, con 220 mila positivi in un solo giorno e le proiezioni sui prossimi giorni non sono rassicuranti. I casi adesso - si legge su Repubblica - sono tanti e anche se spesso non sono gravi stanno bloccando gli ospedali. Alcune zone del Paese sono già al limite. "Qui si rischia il codice nero - dice il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli, Bruno Zuccarelli - significa decidere chi curare e chi no: "Possiamo perdere il controllo, Roma intervenga subito". Le Regioni sono pronte ad attivare i posti letto extra, spiega Giovanni Migliore, presidente della Fiaso, la federazione delle Asl. «L’impegno sul Covid aumenta e rende difficile assicurare il resto dell’attività». La crescita della curva è iniziata da poco, reggeranno gli ospedali di fronte a un ritmo di 500 o più ricoveri al giorno?

I casi gravi - prosegue Repubblica - riguardano ancora prevalentemente i non vaccinati. "Sono circa il 90% dei nostri pazienti, dice Mario Peta che dirige la terapia intensiva di Treviso — Il numero dei ricoveri è stabile e per adesso la situazione è accettabile". C’è però un grande interrogativo: "Ci chiediamo cosa succederà adesso, con questo grande aumento dei casi. L’afflusso nelle nostre strutture è spostato di 10-15 giorni rispetto ai contagi. Sappiano che Omicron è meno patogena, ma non sappiamo quanto nella nostra realtà. Il futuro è incerto, siamo molto preoccupati ma pronti".

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