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Vaccini, ennesimo dietrofront Aifa-governo. AstraZeneca e J&J idonei per tutti
L'emergenza Coronavirus in Italia continua. La situazione negli ospedali, specie nei reparti di terapia intensiva, non migliora come sperato e il dato giornaliero sui decessi resta drammatico. Prosegue la campagna vaccinale, ma arriva l'ennesimo dietrofront su due delle marche, ormai da tempo al centro delle polemiche. AstraZeneca e Johnson & Johnson - si legge sul Messaggero - verranno usati anche per chi ha meno di 60 anni. Su base volontaria, con un consenso informato rafforzato. Via quindi i limiti di età per i due vaccini con adenovirus indicata da Aifa (agenzia del farmaco), alla luce di rari casi di trombosi. Se venisse rispettata alla lettera, infatti, la campagna vaccinale non si potrebbe immunizzare il 70 per cento degli italiani entro la fine dell'estate. Una volta terminati gli over 60, l'Italia non potrà proseguire affidandosi solo a Pfizer e Moderna.
Un atto ufficiale - prosegue il Messaggero - non c'è, ma ci sono dichiarazioni che confermano questo orientamento. Il generale Francesco Figliuolo, commissario per l'emergenza coronavirus, su AstraZeneca: «Il vaccino è idoneo per tutte le classi di età, la raccomandazione per gli over 60 è legata al bassissimo numero di casi con eventi collaterali gravi registrati». Il passaggio che conta è: idoneo per tutte le classi di età. Proprio da AstraZeneca sono attese le forniture di altre 2 milioni di dosi, mentre Figliuolo oggi ha confermato che ne saranno consegnate 2,2 milioni da Pfizer (il rifornimento più corposo fino ad oggi). Anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, parlando qualche giorno fa a Domenica In, ha pronunciato una frase che lascia aperta la porta all'abbattimento dei limiti di età: «In questo momento i vaccini anti-Covid di AstraZeneca e Johnson&Johnson sono raccomandati in via preferenziale alle persone che hanno più di 60 anni ma immagino che ci sarà anche un'evoluzione con i nuovi studi».
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