Non solo comunicazione, a Beatrice Gigli il timone de "Il Giornale-OFF"
Da ottobre sarà alla guida del dorso creato otto anni fa da Edoardo Sylos Labini senza tuttavia tralasciare l'attività di relazioni pubbliche per grandi firme
Dal prossimo ottobre, Beatrice Gigli, giornalista pubblicista ed esperta di comunicazione, sarà al timone di OFF- Il Giornale. Sostituirà Edoardo Sylos Labini, che ha dato vita al giornale otto anni fa.
Fondatrice sei anni fa della “Beatrice Gigli Communication”, la Gigli si occupa di relazioni pubbliche e istituzionali di brand di eccellenza del Made in Italy legati alla moda, all’enogastronomia, al cinema e alla cultura.
Tailleur sartoriali confezionati di Nelly Marika, rigorosamente cravatta di Marinella, scarpe lucide, una scuderia di orologi, ma anche abiti iperfemminili. Una donna d’altri tempi? O è il total look del moderno manager? “In un certo senso sì, è il mio modo di vestire ma in maniera naturale e spontanea. Il tailleur mi fa sentire a mio agio quando lavoro. Per la cravatta, indosso ciò che mi piace, cercando di dosare tutto con gli accessori giusti, e la preferisco al foulard. C’è da dire che i miei tailleur sono d’ispirazione maschile, come l’abito Solaro dell’avvocato Agnelli, e adattati alla donna, e in questo la mia stilista è specializzata. Non vesto da uomo, ne voglio sottolineare superiorità o inferiorità di genere”.
Un look che l’aiuta nel suo lavoro di comunicare e di essere persuasiva? “Provo a tracciare lo stile del manager perfetto, non tralasciando tuttavia di adottarne uno chic mixando un abito formale ad uno casual. Il mio è un lavoro sul marketing e sulle operazioni di co-branding, convinta che solo chi sa attirare l’attenzione con una storia interessante riesce a farsi ascoltare. In questo contesto, storitellyng e merchandising sono un ottimo veicolo per l’immagine pubblica, aziendale o personale che sia. Per questo deve essere impostato come un vero e proprio brand con un‘alta qualità dei materiali e delle grafiche. Basti pensare che il merchandising imperiale è stato inventato da Napoleone, la grande N sulle ceramiche, sulle scatole, sui cuscini. Credo che Napoleone sia stato tra i più grandi comunicatori”.
Il filo conduttore è sempre lo storytelling. E quello legato alla cultura e all’arte occupa un ruolo importante nella sua attività. “Sì, al riguardo sto preparando un evento legato all’universo femminile previsto per marzo 2021 a Napoli, un altro ancora al salone degli affreschi dell’atelier Marinella con Gianluca Gallo che avrà come filo conduttore “lu cunto de li cunti” di Giambattista Basile, il primo libro di fiabe del 1600 scritto in napoletano -c’è anche la favola de La Gatta Cenerentola, poi musicata dal maestro De Simone)- dove la presenza di personaggi femminili supera di gran lunga quella maschile, e dove sono protagonisti e decisive nello sviluppo delle vicende. E’ infine di questi giorni il lancio del progetto di Vittorio Sgarbi riguardante il marchio di abbigliamento che porta il suo nome”.
E dal prossimo ottobre si lancerà in una nuova avventura, guiderà il timone de Il Giornale OFF. “. La proposta di dirigere il giornale è arrivata da Edoardo Sylos Labini, fondatore del giornale di cui seguo da anni le sezioni legate all’arte eal la cultura in tutte le loro forme e la rubrica sacra profana SanteVisioni. La proposta di dirigere il giornale è arrivata da Edoardo Sylos Labini, fondatore del giornale”.
Un passaggio di timone con una nuova veste grafica e nuovi contenuti? “Non propriamente. Per il momento il giornale non andrà su carta e la grafica non subirà sostanziali modifiche. L’online sarà ancora il presente e soprattutto il futuro. Ma con un linguaggio nuovo ed un’attenzione maggiore su temi che non siano replica del cartaceo. E con un occhio rivolto al marketing, come dal piano editoriale”.
Qual è dunque l’obiettivo del nuovo OFF? “Innanzitutto non dimenticherà il passato, ‘gli artisti italiani come nessuno li racconta’, come ha sempre sottolineato Sylos Labini. Un focus sull’Italia, dunque, ma anche un taglio internazionale. E poi diverse rubriche su costume, società, news dal mondo. Sempre inerenti la cultura, l’arte, la storia e il reportage. Il tutto, facendo squadra in un gruppo proteso a migliorare in efficienza e creatività”.
Commenti