AirHelp, ritardi aerei: 2017 anno nero dei cieli. Previsioni per il 2018
AirHelp, per gli italiani oltre 250 milioni di euro di rimborsi per il 2017. Nel 2018 i passeggeri colpiti da disagi sui voli saranno più di 700.000
Il 2017 è stato l’anno nero dei cieli, soprattutto per alcuni casi eclatanti di compagnie in crisi o in fallimento che hanno creato enormi disagi ai passeggeri di voli aerei. Ecco i dati di AirHelp (https://www.airhelp.com/it/), società che ha aiutato oltre 5 milioni di passeggeri a ottenere un rimborso per i loro voli in ritardo o cancellati, che ha stilato un bilancio completo dello scorso anno sulla situazione dei voli, con uno sguardo alle previsioni per il 2018.
L’anno nero dei cieli
Il 2017 è stato un susseguirsi di casi eclatanti nel mondo dell’air travel, tra overbooking forzati, voli cancellati e fallimenti di compagnie. Il caso che ha fatto più scalpore, verificatosi ad aprile, è quello di United Airlines, finita nell’occhio del ciclone per aver costretto con la forza a scendere da un volo il medico David Dao, causa overbooking. Tre addetti sono intervenuti sul velivolo per trascinare fuori l’uomo di origini cinesi, scatenando lo sdegno dei passeggeri di tutto il mondo dopo che un video dell’episodio è stato messo in rete. La compagnia in seguito si è scusata pubblicamente, sospendendo i colpevoli dal servizio, ma nel frattempo è arrivata a perdere fino a 800 milioni in borsa.
Ad agosto è stata la volta di Air Berlin, che ha dichiarato il proprio fallimento lasciando centinaia di passeggeri vittima dei disagi che questo ha causato: ritardi e cancellazioni erano all’ordine del giorno. A causa di scelte industriali sbagliate e un modello di business che non ha funzionato a dovere, l’azienda -con debiti per oltre un miliardo di euro – aveva già chiuso il 2016 con un rosso di 782 milioni. Tutt’ora ci sono ancora molti passeggeri in attesa del proprio risarcimento.
Un altro caso eclatante è stato quello di Ryanair, che lo scorso settembre ha annunciato la cancellazione di 50 voli al giorno, lasciando a terra più di 400.000 passeggeri. Il problema, ha confermato in seguito il la compagnia aerea, era dovuto a un calcolo erroneo delle ferie che spettavano ai piloti. La compagnia ha offerto a molti dei viaggiatori coinvolti dei voucher come rimborso, ma in realtà potevano avere diritto fino a 400 euro di risarcimento in caso di poco preavviso.
AirHelp ricorda che in caso di ritardo, overbooking o cancellazione di un volo, tutte le compagnie aeree (comprese le low cost) devono corrispondere da 250€ fino a 600€ di rimborso a prescindere dal prezzo pagato per il biglietto acquistato. Grazie ad AirHelp i passeggeri che hanno subito un disagio sul proprio volo possono verificare se hanno diritto a un risarcimento e richiederlo in maniera facile e rapida fino a tre anni dall’accaduto, grazie all’app gratuita per dispositivi mobile e il sito web.
I peggiori aeroporti italiani del 2017
Secondo i dati di AirHelp, i viaggiatori colpiti dai disagi nel corso del 2017 sono stati ben 697.194, per un totale di oltre 253 milioni di euro di rimborsi dovuti dalle compagnie aeree. A livello di singoli aeroporti, si guadagna il primo posto per quantità di rimborsi dovuti l’aeroporto di Pisa, con il 24,6% di voli non puntuali (non necessariamente eleggibili di risarcimento) e una stima di 4 milioni e 400 mila euro sui risarcimenti da parte delle compagnie aeree. Al secondo gradino del podio troviamo invece l’aeroporto di Venezia Sant’Angelo con una percentuale di ritardi del 24,5% e con compagnie che dovrebbero potenzialmente rimborsare ben 1 milione e 200 mila euro. Segue l’aeroporto di Venezia Marco Polo, le cui compagnie dovrebbero potenzialmente sborsare 8 milioni e 400 mila euro per i propri passeggeri, con una percentuale di ritardi del 24,2%.
Di seguito la classifica completa:
Aeroporto |
Totale voli |
Totale passeggeri |
Rimborsi previsti |
% di voli non puntuali |
Pisa |
163 |
17.300 |
€ 4.400.000 |
24,6% |
Venezia Sant’Angelo |
44 |
4.700 |
€ 1.200.000 |
24,5% |
Venezia Marco Polo |
335 |
30.900 |
€ 8.400.000 |
24,2% |
Catania |
148 |
13.300 |
€ 3.700.000 |
23,6% |
Firenze Peretola |
273 |
16.100 |
€ 4.000.000 |
22,1% |
Roma Fiumicino |
1.601 |
262.400 |
€ 117.400.000 |
21,8% |
Milano Malpensa |
1.229 |
170.600 |
€ 65.700.000 |
21,4% |
Verona Villa Franca |
74 |
5.600 |
€ 1.400.000 |
20,5% |
Bologna Guglielmo Marconi |
338 |
23.600 |
€ 6.000.000 |
20% |
Napoli Capodichino |
282 |
27.500 |
€ 7.700.000 |
18,5% |
Uno sguardo al 2018
Ma cosa ci aspetta quest’anno? AirHelp prevede che i passeggeri colpiti da disagi saranno nel 2018 ben 725 mila per un totale di risarcimenti di oltre 263 milioni.
“Ogni anno in Italia i passeggeri avrebbero diritto a rimborsi per circa 100 milioni di euro, e nel 2017 si è toccata la cifra impressionante di 250 milioni” dichiara Umberto Zola di AirHelp. “Questo diritto è il più delle volte sconosciuto ai viaggiatori, infatti solo una piccola percentuale richiede e ottiene il risarcimento, ma esiste e può essere applicato fino a 3 anni dall’accaduto. Non è quindi troppo tardi per richiedere il rimborso su un volo dello scorso anno. Il nostro obiettivo per il 2018 è assistere ancora più viaggiatori durante questa procedura, rendendoli allo stesso tempo consapevoli dei loro diritti. Nel 2017 abbiamo raggiunto il traguardo di 5 milioni di viaggiatori aiutati e quest’anno puntiamo ad assisterne ancora di più”.
AirHelp. è stata fondata nel 2013 da Henrik Zillmer, Nicolas Michaelsen, Greg Roodt e Morten Lund ed ha aiutato negli ultimi 5 anni oltre 5 milioni di passeggeri ad ottenere oltre 200 milioni di € in risarcimenti. L’azienda è parte di Y-Combinator, il più grande acceleratore di start up al Mondo, ed aiuta i passeggeri di tutto il mondo ad ottenere il risarcimento dovuto in caso di volo in ritardo, volo cancellato o in overbooking. Il lavoro di AirHelp è quello di far rispettare ai vettori aerei i loro obblighi, online e attraverso organismi di controllo nazionali, con l’obiettivo di rendere le domande di risarcimento il più semplice e fluide possibile.