Berlino, apre al pubblico il bunker di Hitler

Scoppia la polemica a Berlino per la ricostruzione in scala del bunker di Adolfi Hitler che molto presto verrà aperto al pubblico: dagli esterni ai divani fino alle stanze in scala 1:1. Il bunker fu costruito nel 1944 e lì il Fuhrer si sposò con Eva Braun e, alla fine della guerra, si suicidò per non cadere nelle mani dell'Armata Rossa sovietica.

La replica del bunker è stata ricavato in un ex rifugio antiaereo che ospita una mostra permanente sul capo del Reich. Può essere visitato con un tour guidato che documenta anche i crimini nazisti. Ma il curatore Wieland Giebel si è dovuto difendere dalle accuse di aver allestito, sostanzialmente, un “Hitler show”.

Lo studio e il soggiorno del Fuehrer sono stati ricostruiti in un ex-rifugio anti-aereo situato a circa due chilometri da dove sorgeva la cancelleria del Reich in cui Hitler si suicidò il 30 aprile del 1945.

In un angusto ambiente che in linea con le reali dimensioni di questa storica stanza, i curatori hanno messo fra l'altro una scrivania sormontata da un quadro di Federico II di Prussia, venerato del dittatore, con accanto un orologio a pendolo. Di fronte un divano, due poltrone, un tavolino e una bombola d'ossigeno. Sullo scrittoio si nota la statuetta di un cane lupo, animale molto amato da Hitler.

Un plastico inoltre mostra la struttura del bunker della cancelleria, articolato in molti locali, dove il dittatore passo' gli ultimi quattro mesi scarsi della sua vita assediato dall'avanzata dell'Armata rossa su Berlino. "Non vogliamo fare uno Hitler show", si e' schermito Wieland Giebel dell'Associazione "Historiale" che gestisce il "museo" sottolneando che la ricostruzione della stanza e' visitabile solo nell'ambito di visite guidate che comprende l'illustrazione del bunker in cui arrivarono ad ammassarsi anche 12 mila persone.

Un portavoce della "Topografia del terrore", un progetto che documenta il sistema instaurato dai nazionalsocialisti in Europa, non e' d'accordo e ha parlato di una "variante Disney" che cerca "l'effetto": nel documentare la storia, "noi ci atteniamo ai fatti. Percio' non possiamo appoggiare simili messe in scena", ha detto la portavoce, Kay-Uwe von Damaros.

Eppure la ricostruzione sarebbe molto fedele, sostiene Christoph Neubauer che ha condotto ricerche su foto e progetti di costruzione per un documentario in 3D sulla storia del "Fuehrerbunker". Berlino ha molti tentativi di ricostruzione concreta di locali storici come l'ufficio di Erich Mielke, il capo della Stasi, la famigerata polizia politica della Ddr. Memorabile resta l'uomo che nel 2008, al grido "Mai piu' guerra", decapito' un Hitler di cera che era stato da Madame Tussaud. La figura fu restaurata e ora siede dietro un vetro.