Costume
Coronavirus, a Bergamo la mostra "Primavera" per tornare a sperare. FOTO









In mostra fino al 18 aprile al Cimitero monumentale di Bergamo le immagini del fotoreporter Lorenzo Zelaschi scattate durante il lockdown 2020
Come ha scelto gli aspetti, le persone, i momenti da documentare?
“Chiedendomi cosa sarebbe stato più utile mettere in luce. Indubbiamente bisogna raccontare la verità, ma “verità” significa anche non omettere le notizie positive e, soprattutto, se stiamo vivendo un evento complesso come “il covid” - e quindi a livello giornalistico risulta doveroso documentarlo - è necessario fare ciò cercando di fornire una chiave di lettura trascendente. In fin dei conti, l’obiettivo primario dell’atto di informare le persone, dovrebbe essere aiutarle a comprendere meglio ciò che le circonda, accrescere la loro consapevolezza, ed avere così maggiori strumenti nell’affrontare le situazioni difficili; ma se viene mostrato loro solamente il lato oscuro, l’informazione stessa non sarà un aiuto, bensì un impedimento. Essere giornalisti o fotoreporter possono essere professioni molto nobili – tutte lo sono, del resto – se profondamente intrecciate all’etica, all’aiuto del prossimo e di noi stessi”.
Attraverso questi scatti quale messaggio ha voluto trasmettere?
“Parafrasando stralci del mio testo introduttivo, se apprendiamo la sottile arte della contemplazione, la natura potrà svelarci profonde verità, e i semi d’amore piantati nello spazio sconfinato del tempo per i nostri cari, genereranno alberi immortali capaci di resistere a qualsiasi avversità. Auguro ad ognuno di noi di poter camminare nella bellezza, cantando un’ode per chi se ne è andato, per chi deve ancora venire, e per la vita stessa. L’esistenza è sacra, e se avremo la capacità di trasformare il nostro dolore, abbracciare le paure e rinascere dalla sofferenza, apriremo gli occhi alla verità. Essa ci custodisce e nutre, come la luce della primavera sostiene e guida le piante verso la fioritura dopo l’inverno. E finchè la fiamma, dell’essenza che sostiene tutte le cose, sarà alimentata dalla verde linfa della speranza, la danza del mondo si scoprirà ancora una volta rinnovata”.