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Costume
Fase 3, ripopolazione dei borghi, spazi per lo smart working e all'aperto

La pandemia riscopre negli italiani la volontà di abitare in una casa in cui sentirsi bene, al sicuro, a proprio agio con spazi ad hoc per lo smart working. Ma anche ripopolazione dei borghi e ritorno del giardino. Saranno queste le caratteristiche che gli italiani cercheranno nelle proprie case dopo il confinamento da Coronavirus secondo il sondaggio realizzato dalla società immobiliare Pitzus Group tra i suoi clienti e fornitori. “La quarantena ha portato gli italiani a ragionare sulla loro vita e soprattutto sugli spazi in cui mangiare e dormire. Questo si rifletterà in un cambiamento epocale sulla scelta della casa e sulla rivoluzione degli spazi”, spiega Andrea Piztus, Ceo dell’omonimo gruppo che si occupa di ristrutturare ville in Costa Smeralda.  

Spazi per lavorare in modo smart
Per l’81% degli intervistati, Il lockdown ha evidenziato i difetti e le limitazioni delle case. La casa va rivista, per essere idonea ai cambiamenti delle nostre abitudini, nel lavoro, come nella scuola: “Pensiamo a tutto quello che significherà lo smartworking, con la necessità di creare spazi appositi, che garantiscano privacy e anche il riparo da rumori esterni. Stesso discorso per i figli, che con l’educazione a distanza, avranno delle necessità molto simili”. 

Torna l’amore per i giardini
Il lockdown mette in discussione le scelte che abbiamo fatto in passato per l’acquisto e la ristrutturazione della nostra casa. Crescerà infatti la richiesta di abitazioni con giardino per il 66% degli intervistati: “Qualora non ci fosse lo spazio necessario per un giardino, si può immaginare un giardino pensile, oppure, più sul versante del lusso, la voglia di possedere una piscina in casa”. 

Il ripopolamento dei borghi                                                                                                                                         Tra i temi emersi nel sondaggio, il 45% ha evidenziato il ripopolamento dei borghi, un trend viene da Londra, con tante persone che stanno abbandonando le zone più densamente abitate per dirigersi verso la campagna: “Anche in Italia chi ha una seconda casa, al mare o in montagna, vorrà trascorrere lì tempi più lunghi. D’altronde, con lo sdoganamento dello smart working, si potrà lavorare ovunque. Che sia davvero questo il momento della riscoperta dei bellissimi borghi italiani, di cui si parla già da anni?”, si chiede Pitzus.

Clienti più coinvolti nella costruzione
Altro tema è quello di un maggiore coinvolgimento dei clienti all’interno dei lavori di costruzione. Un’esigenza sentita dal 55% degli intervistati. I clienti saranno sempre più esigenti verso temi quali il comfort e la sicurezza. Per questo, Pitzus prevede la necessità di canali per favorire l’incontro tra designer, clienti e costruttori: “Il tema sarà sempre di più la personalizzazione delle abitazioni. Il cliente vorrà essere maggiormente coinvolto anche nella fase strutturale: architetti e costruttori si interfacceranno a lui per capire i suoi valori e priorità, tra comfort, sicurezza, e spazi di socialità”.

Uno degli strumenti che Pitzus evidenzia sono le app per i cantieri, che il suo gruppo già sperimenta da anni, che danno l’opportunità ai clienti di controllare a distanza i lavori in corso, così da aumentare la trasparenza nel rapporto tra cliente, architetto e costruttore.

Personalizzazione come parola chiave                                                                                                                                Dal quarto punto deriva il quinto: la maggiore attenzione del cliente nella fase di scelta e costruzione dell’immobile, porterà a un’offerta sempre più personalizzata. La necessità di una maggiore personalizzazione degli spazi è richiesta dal 72% degli intervistati. 

“Dalla personalizzazione degli spazi passiamo poi a quella degli interni. Dalle resine, alle carte da parati, alla domotica, fino alla scelta dei radiatori di design, in grado di abbellire la casa e stupire gli ospiti, come se fossero delle sculture. Insomma, ogni elemento delle finiture d’interni può diventare tailor made, la personalizzazione è la direzione in cui sta andando il mercato”, conclude Pitzus.



 

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