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Costume
Michael Kors non sfilerà a settembre: "La moda deve cambiare"
Bar Refaeli

Michael Kors saluta definitivamente il consueto appuntamento newyorkese di settembre. Il designer statunitense ha annunciato che non presenterà la propria collezione P/E 2021 durante la New York Fashion Week, ma attraverso una presentazione in calendario tra metà ottobre e metà novembre. Una scelta maturata durante l'emergenza Covid-19, che affianca la decisione di presentare solo due collezioni l'anno, una per la primavera-estate e una per l'autunno-inverno, e in linea con un approccio più snello alla vendita.

"Tutti abbiamo avuto il tempo di riflettere e analizzare le cose, e penso che molti concordino sul fatto che è tempo di un nuovo approccio per una nuova era”, ha dichiarato lo stilista come riportato da Wwd. “È emozionante per me vedere il dialogo aperto all’interno della comunità della moda sul calendario – da Giorgio Armani a Dries Van Noten, da Gucci a Saint Laurent – sui modi in cui possiamo rallentare il processo e migliorare il modo in cui lavoriamo”, ha continuato il creativo. Alcune settimane fa, il Council of Fashion Designers of America e il British Fashion Council avevano raccomandato agli stilisti di “concentrarsi su non più di due main collection all’anno“. Kors ha deciso così di raccogliere l’invito, comunicando che produrrà e presenterà due collezioni annuali della label Michael Kors Collection, di cui quella A/I è stata presentata alla stampa tra marzo e aprile. 

"Prima della fine degli anni 90 le collezioni primaverili di New York venivano esposte da fine ottobre a inizio novembre, dopo quelle di Parigi" ricorda lo stilista statunitense. "Questo calendario è stato mantenuto per molti decenni e ha funzionato abbastanza bene. In particolare in questa epoca però, con la velocità dei social media, presentare le collezioni in prossimità del momento in cui saranno consegnate al mercato ha più senso logico”. Il designer conclude sottolineando l’importanza di allineare la vendita alla stagionalità corrente: “Settembre e marzo sono i mesi chiave per l’inizio della vendita delle nuove collezioni al consumatore. Ci sono gli editoriali e i contenuti media più importanti, il meteo inizia a cambiare e le persone sono in grado di assorbire nuovi prodotti che possono indossare immediatamente”.

La decisione di Kors non è la sola in questa direzione ma affianca quelle di molti altri designer che hanno dichiarato nelle scorse settimane la volontà di rallentare i ritmi del fashion system, da Giorgio Armani ad Alessandro Michele (Gucci) a Anthony Vaccarello (YSL).

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