A- A+
Costume
Morta per Covid Barbara Shelley, regina dell'horror inglese

L'attrice inglese Barbara Shelley, regina del cinema horror, è morta oggi all'età di 88 anni dopo aver contratto il Covid-19 in seguito ad un ricovero ospedaliero nel mese di dicembre. Icona del grande schermo in technicolour, Shelley fu tra la metà degli anni '50 alla fine degli anni '60 la star femminile di punta della Hammer Film Productions grazie a film quali "Il villaggio dei dannati" (1960) di Wolf Rilla, "Lo sguardo che uccide" (1964) di Terence Fisher, "Dracula, principe delle tenebre" (1966), diretto sempre da Fisher, al fianco di Christopher Lee, e "L'astronave degli esseri perduti" (1967) di Roy Ward Baker. Tutti film che le fecero guadagnare il titolo di "first lady" dell'horror britannico. Il suo agente, Thomas Bowington, annunciando la scomparsa ha detto che l'attrice era "silenziosamente malvagia" sullo schermo. Shelley iniziò la carriera di attrice in Italia, girando numerosi film a Cinecittà grazie alla sua bellezza statuaria, a partire da "Ballata tragica" di Luigi Capuano (1954). Seguirono nel giro di un paio di anni uno dietro l'altro "Lacrime di sposa" di Sante Chimirri (1955), "Luna nova" di Capuano (1955), "Motivo in maschera" di Stefano Canzio (1955), "I quattro del getto tonante" (1955) di Fernando Cerchio, "Destinazione Piovarolo" di Domenico Paolella (1956), "Mio figlio Nerone" di Steno (1956), "Suprema confessione" (1956) di Sergio Corbucci e "Totò, Peppino e i fuorilegge" (1956) di Camillo Mastrocinque. Rientrata in Inghilterra, Shelley fu scelta dalla Hammer Film Productions, la casa di produzione cinematografica britannica famosa per la serie di film horror prodotti dalla fine degli anni '50, che ne fece per il suo fascino inquietante la 'scream queen', la 'regina delle urla'. Ha interpretato tra i numerosi film dell'orrore "Il sangue del vampiro" (1958), "L'isola dei disperati" (1958) di Val Guest (1958), "L'ombra del gatto" (1961) di John Gilling, "Il postino suona sempre... 10 volte" (1962) di Robert
Lynn, "I prigionieri dell'isola insanguinata" (1964) di Quentin Lawrence, "Rasputin: il monaco folle" (1966) di Don Sharp. In seguito si è dedicata soprattutto alle serie tv.

Commenti
    Tags:
    cinemamorta barbara shellymorta attrice inglese barbara shelleymorte attrice inglese horrorcovid-19





    in evidenza
    Striscia la Notizia, per la prima volta sul bancone ci sarà un "velino": chi è Gianluca Briganti

    Svolta per il tg satirico di Antonio Ricci

    Striscia la Notizia, per la prima volta sul bancone ci sarà un "velino": chi è Gianluca Briganti

    
    in vetrina
    Oroscopo di oggi segno per segno di Affaritaliani.it

    Oroscopo di oggi segno per segno di Affaritaliani.it

    motori
    Nuovo Dacia Duster, debutto ufficiale sul mercato italiano con un weekend di porte aperte

    Nuovo Dacia Duster, debutto ufficiale sul mercato italiano con un weekend di porte aperte

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.