Attentati a Foggia, sequestrate armi e bombe.Lamorgese: "Risposta dello Stato"
Dopo i gravi fatti di Foggia degli ultimi giorni che hanno portato a tre attentati intimidatori e ad un omicidio, ecco la risposta dello stato. Armi, munizioni da guerra e ordigni esplosivi sono stati sequestrati durante le circa 100 perquisizioni compiute. L'operazione, di cui ha dato notizia la Dda di Bari, è stata commentata con "grande soddisfazione" dalla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese che ha parlato di "risposta immediata ai recenti episodi delittuosi che hanno colpito quel territorio".
Circa cento perquisizioni sono state compiute nella notte nei quartieri ad alta densità delinquenziale di Foggia da polizia, carabinieri e militari della Guardia di finanza. Si tratta di una risposta dopo i due incendi dolosi ai danni di due bar, la bomba che ha fatto saltare in aria l'auto di un manager sanitario e l'omicidio di Roberto D'Angelo.
Nella sua nota la titolare del Viminale sottolinea che "la massiccia operazione conferma la massima attenzione e lo straordinario sforzo, sia sul versante investigativo che su quello repressivo, per dare risposte concrete ed efficaci al fine di contrastare l'aggressione criminale. I cittadini devono avere fiducia nell'azione delle istituzioni, tutte insieme impegnate per garantire sicurezza e tutela della legalità nella città e nella provincia di Foggia".
Alle operazioni hanno partecipato uomini del Servizio centrale operativo, Ros, Gico, Reparto prevenzione crimine, Cacciatori di Puglia, Baschi Verdi, Reggimento Carabinieri Puglia, unità cinofile ed elicotteri. Sono stati circondati interi edifici soprattutto in viale Candelaro, quartiere dove giovedì sera è stato ucciso D'Angelo.
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