Brescia, le ragazze abusate in palestra: "Anche genitori tra gli aggressori" - Affaritaliani.it

Cronache

Brescia, le ragazze abusate in palestra: "Anche genitori tra gli aggressori"

L'inquietante racconto delle ragazzine abusate in palestra a Brescia. Coinvolti anche due genitori

Brescia: istruttore di karate accusato di pedofilia si avvale della facoltà di non rispondere 

Carmelo Capriano, l'istruttore di karate quarantatreenne, proprietario di una palestra a Lonato del Garda, in provincia di Brescia, nel comparire davanti al gip questa mattina, si e' avvalso della facolta' di non rispondere. Capriano e' stato arrestato con le accuse di violenza sessuale di gruppo, prostituzione minorile, detenzione di materiale pedopornografico e atti sessuali con minori per aver consumato rapporti con le sue allieve, tutte minorenni. Capriano e' in carcere da giovedi' e ha deciso di non rispondere alle domande del gip Alessandra Di Fazio che ha disposto la custodia cautelare.

Ragazzine abusate in palestra, coinvolti anche due genitori

Attualmente risultano indagate altre tre persone a piede libero, tra cui due genitori di giovani che frequentavano la palestra Ragazzine tutte minorenni, una delle quali aveva 12 anni all'epoca dei primi incontri con l'istruttore. Capriano, in carcere da giovedi', non ha risposto alle domande gip Alessandra Di Fazio che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare. Nell'inchiesta sono coinvolte anche tre persone, indagate a piede libero, due delle quali sarebbero genitori di giovani frequentavano la palestra. 

I racconti choc delle ragazzine abusate

Fanno impressione i racconti delle ragazzine abusate. Una di loro racconta che il maestro di karate "mi costringeva a partecipare a video chat in pose hard, poi passavamo a messaggi sul cellulare e agli incontri", ha rivelato la ragazza, oggi maggiorenne. Come riporta il Corriere, lo scambio di sms avveniva anche con altri adulti che frequentavano la palestra: "Dovevo scrivere di aver sognato un rapporto a tre con loro e l'istruttore". Poi avveniva l'incontro vero e proprio in palestra, "di sabato sera o quando non c'era nessuno". Questi incontri avvenivano "contro la mia volontà, proprio nel salone in cui facevamo karate", prosegue la ragazza, spinta a rivelare tutto dal suo fidanzato. "Mi dicevano: ormai siamo tutti qua, dobbiamo concludere qualcosa".