Soldi per fiori e magliette. Antimafia, scandalo sull'amica di Grasso - Affaritaliani.it

Cronache

Soldi per fiori e magliette. Antimafia, scandalo sull'amica di Grasso

Magliette in numero sufficiente a vestire un reggimento, fiori costati quanto lo stipendio annuale di un impiegato di discreto livello, compensi e rimborsi a familiari, e poi hotel, viaggi, ristoranti e qualche gadget elettronico di troppo di cui e' oggettivamente difficile spiegare la continenza. Il Corriere della Calabria ha avuto accesso a contabilita' e bilanci del Coordinamento nazionale Riferimenti, documenti elaborati e depositati dall'associazione antimafia dal 2011 al 2014. In quegli anni, l'associazione non poteva di certo lamentare mancanza di fondi ma, tra spese e fatture, quelle che raccontano di attivita' antimafia sul territorio sembrano ben poche. Eppure, in quegli anni nelle casse di Riferimenti di soldi ne sono arrivati parecchi.

Un nuovo scandalo che tocca il mondo dell'antimafia dopo quello che ha toccato Rosy Canale, simbolo antimafia e fondatrice di “Donne di San Luca”, condannata a 4 anni di carcere in primo grado per la gestione dei fondi. E non solo. Anche sul mondo di altre associazioni antimafia si sono abbatute inchieste oppure semplicemente critiche anche aspre.

Stavolta tocca a Riferimenti di Adriana Musella, considerata vicina al presidente del Senato Pietro Grasso. Solo nel 2011, enti pubblici, associazioni e privati cittadini versano nelle casse dell'associazione circa 270.028 euro. Altri 18.552 euro - di cui 12.496 offerti dalla Provincia di Reggio Calabria - arrivano dalla vendita di materiale e raccolta fondi. Andra' cosi' anche l'anno successivo, quando enti e associazioni iniettano nelle casse di Riferimenti piu' di 126mila euro, mentre altri 3.050 arrivano da vendite e raccolte fondi. In totale, si tratta di quasi 400mila euro, che nel giro di 24 mesi vengono messi in mano a chi si ripromette di costruire una cultura antimafia in Calabria e non solo, ma nel medesimo lasso di tempo non registra neanche un singolo versamento da una tessera soci.

A fronte di cio' nessun particolare attivismo, al di la' di sporadici incontri nelle scuole e qualche convegno istituzionale o la "settimana bianca dell'antimafia" in Folgaria. Eppure ci sono una serie di soggetti - pubblici, ovviamente - che dimostrano di credere nelle attivita' dell'associazione, tanto da inondarla di quattrini. Nel 2011 il Miur finanzia un progetto in un'unica scuola campana per oltre 80mila euro, altre decine di migliaia vengono raccolti - senza vincolo - fra enti di ogni ordine e grado, quasi 40mila ce li mette la Regione Calabria, ma il campione di generosita' e' sicuramente il consiglio regionale calabrese, che in quattro tranche versa la bellezza di 129.989 euro. 

Tra il 2011 e il 2014 un fiume di risorse delle casse di Riferimenti, associazione presieduta da Adriana Musella, è stato utilizzato per acquistare beni e servizi poco attinenti con iniziative finalizzate al contrasto ai clan.