Tutta la verità sul caldo africano. L'ipotesi: c'entra anche l'uomo - Affaritaliani.it

Cronache

Tutta la verità sul caldo africano. L'ipotesi: c'entra anche l'uomo


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


"Premessa: non sono né catastrofista e nemmeno complottista e non faccio terrorismo psicologico. Però come uomo di scienza (non dico scienziato) ho motivi validi per ritenere che la concomitanza e la vicinanza stretta nel tempo di eventi metereologici sopra le righe fa pensare che alla base di ciò ci sia uno squilibrio, un turbamento del sistema climatico globale". Lo afferma ad  Affaritaliani.it il biologo Giorgio Pattera, intervistato sui motivi del caldo eccessivo di questi giorni in Italia.

"La Terra è nata 4 miliardi di anni fa e piano piano si è costruita, fra gli altri strati, la ionosfera. A partire dall'anno 2000 qualcuno ha pensato di avere il diritto di intervenire sulla ionosfera, per motivi che non mi interessano, e il surriscaldamento della stessa ha prodotto un ritorno che forse nemmeno chi ha provocato il riscaldamento si aspettava".

"Si tratta di effetti collaterali. Faccio un esempio: se compro un farmaco, ci sono scritti anche gli effetti indesiderati. Tranne in rari casi, se si leggono bene, viene voglia di chiudere la scatoletta del farmaco e buttarla via. O accetto che il mal di testa passi con i rischi degli effetti indesiderati, oppure mi tengo il mal di testa".

"L'accordo Usa-Italia del 22-23 gennaio 2002 tra Bush e Berlusconi, con decine e decine di istituzioni italiane, americane ed estere coinvolte, ha portato alla cooperazione Usa-Italia su scienza e tecnologia dei cambiamenti climatici. In pratica, si sono messi d'accordo per una cooperazione. Quando l'uomo modifica la natura, si deve aspettare prima o poi che la natura presenti il conto. Non vogliamo accettarlo? Negli Usa esiste un altro documento sul clima come moltiplicatore di forza. Va bene la cooperazione, ma qui si parla di moltiplicare di forza e di dominio del clima entro il 2025. Parliamo chiaro: sono due puttanate".

Perché? "Il clima semmai deve aiutare l'uomo e non essere un moltiplicatore di forza. E poi il dominio. Come pensa l'uomo di dominare il clima, quando gli esseri umani sono comparsi sulla Terra 250mila anni fa e il pianeta ha 4 miliardi di anni? E se anche si domina il clima, lo si fa a fin di bene o fin di male?"

Conclusione. "Fino a pochi anni fa, quando arrivava l'estate, c'era il cosiddetto anticiclone delle Azzorre. Quest'anno c'è un altro movimento di aria calda e umida che viene direttamente dal Sahara. Ma sono due fronti che ci sono sempre state, però oggi vince quello che viene dal deserto, non perché sia più forte di qualche anno fa, ma perché l'altro si è indebolito. E si è indebolito perché la temperatura media globale del pianeta si è alzata di un grado. A furia di ionizzare e sollecitare la ionosfera, per usi militari e altro, questa si riscalda e poi si scatenano manifestazioni come la tromba d'aria di Venezia. Certo, sarebbe potuta accadere anche senza l'intervento dell'uomo, ma dal 2000 continuiamo a bombardare la ionosfera, che, riscaldandosi, porta a uno squilibrio del clima e delle nuvole sul globo. Poi succede l'irreparabile, come le trombe d'aria e gli tsunami. E quando capita, capita, il clima non ce lo dice prima".

I DOCUMENTI: 

http://www.affaritaliani.it/static/upl2014/un-d/un-documents.pdf  

http://www.affaritaliani.it/static/upl2014/ipcc/ipcc-ar5--pagg.1552-.pdf

http://www.affaritaliani.it/static/upl2014/eutr/eutrace.pdf

http://www.affaritaliani.it/static/upl2014/chem/chemtrails---2025.pdf

http://www.affaritaliani.it/static/upl2014/acco/accordo-italia---usa-sul-clima.pdf