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Cronache
Torturatore di Pinochet libero perché nel weekend i giudici non leggono email

Cile: scarcerato, torna in Germania 'torturatore' nel regime di Pinochet

È stato scarcerato ed è tornato in Germania Rehinard Doring Falkenberg, 76 anni, condannato anni fa per essere stato uno dei torturatori del regime di Pinochet in Cile e considerato uno dei cileni più pericolosi al mondo tra i ricercati dall'Interpol. La notizia, anticipata dal Corriere Fiorentino, è confermata a LaPresse dalla sua legale in Italia, Benedetta Bisaccioni, del foro di Firenze. "Sono scaduti i termini della misura cautelare - dice a LaPresse - che per gli ultimi tre giorni era quella dell'obbligo di firma, avendo accolto la Corte di Appello l'istanza della difesa di modifica della misura cautelare detentiva in carcere, in quanto la detenzione era incompatibile con lo stato psico-fisico del signor Doring". L'uomo, residente a Gronau, nella Renania settentrionale, era detenuto nel carcere di Lucca dallo scorso 22 settembre, in attesa di estradizione, che però sarebbe arrivata troppo tardi, anche se solo di qualche giorno: allo scadere dei due mesi di detenzione è stato quindi scarcerato.

La richiesta di estradizione arriva il venerdì pomeriggio, ma nessuno la legge fino a lunedì

Ecco come racconta l'episodio il Fatto Quotidiano, con una precisa cronologia di quello che chiama "un incredibile cortocircuito tra la Corte d’appello di Firenze e la Questura di Lucca". Falkenberg "era stato arrestato il 22 settembre a Forte dei Marmi, dove era in vacanza con un gruppo di connazionali. Il 18 novembre scorso, la Corte d’appello di Firenze ne decide la scarcerazione per motivi di salute sulla base di un certificato dei medici del carcere in cui era detenuto da poco meno di due mesi, senza neppure una perizia, disponendo l’obbligo di firma in Questura a Lucca fino al 22, data entro la quale il governo cileno per via diplomatica doveva trasmettere la richiesta di estradizione a Roma. La comunicazione della richiesta cilena, 375 pagine, arriva il 19 novembre, cioè in tempo. La Farnesina la gira al ministero della Giustizia che la trasmette a Procura generale e Corte d’appello di Firenze. La posta elettronica certificata giunge alla Corte d’appello, risulta al Fatto, alle 15:12 del 19 novembre. Ma è venerdì, forse nessuno la legge fino alla mattina di lunedì 22, ore 8:08".

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